Poco dopo la live streaming di Guild Wars 2 che ha mostrato i Jade Bot, i nuovi aiutanti robotici di End of Dragons, sono state annunciate diverse modifiche al sistema di reward, alle classi e all’equipaggiamento. Con il lancio della nuova espansione, prevista per il 28 febbraio, il titolo di ArenaNet vedrà un nuovo sistema di ricompense che interesserà soprattutto i contenuti PvE endgame, come fractal e Strike Mission.
Partiamo dalle Strike Mission, un contenuto da dieci giocatori introdotto con The Icebrood Saga, che racchiude in sé alcune meccaniche dei raid ma con un approccio più snello: un’attività che mira a formare i player prima della loro entrata nel contenuto endgame per eccellenza. Al momento queste missioni assegnano come ricompense prophet shard rossi, blu e verdi. Il colore di questi cambia di settimana in settimana.
Questo sistema per gli sviluppatori non è molto chiaro e, visto l’arrivo di questo contenuto anche su Cantha, redistribuiranno in maniera diversa le ricompense: le Strike Mission dell’Icebrood Saga daranno solo prophet shard blu, mentre quelle di End of Dragons daranno solo prophet shard verdi. I prophet shard rossi invece non saranno più presenti. Al lancio dell’espansione, tutti gli shard rossi e verdi dell’account verranno automaticamente scambiati in shard blu.
Inoltre ci saranno diversi bilanciamenti nelle meccaniche delle missioni per preparare al meglio i giocatori anche alle versioni challenge, che arriveranno subito dopo il lancio dell’espansione:
Abbiamo ottimizzato la difficoltà di base di ogni missione per rendere la conoscenza e la padronanza delle meccaniche dell’incontro i fattori più importanti. Ogni incontro ha una serie di controlli meccanici “pass or fail” che rafforzano questa filosofia di progettazione, assicurando che i gruppi non possano aggirare i meccanismi chiave e garantendo allo stesso tempo di vivere momenti eroici in cui si salva il gruppo dalla distruzione.
Per quanto riguarda i fractal, il contenuto da cinque giocatori suddiviso in quattro tier da 25 livelli ognuno (disponibile anche per i giocatori free-to-play), verrà modificata la cadenza dei mystic clover che si potranno comprare dai vendor, che da giornaliera passerà a settimanale, e i mystic coin non si potranno più ricevere nelle challenge mode dei Fractal 98, 99 e 100.
La scelta, spiega il lead encounter designer Cameron Rich, è stata fatta “perchè i boss di quei livelli hanno una piccola possibilità di assegnare fino a 3 monete mistiche. Sebbene questa possibilità sia casuale, i Fractal rimangono la fonte più efficiente per ottenerle. Vogliamo diffondere l’amore per altri tipi di contenuti, ciò significa che nessuna singola fonte dovrebbe assegnare quantità così elevate di risorse leggendarie allo stesso tempo”.
Coerentemente con questa modifica, per avere i mystic clover saranno aggiunte altre fonti alle Strike Mission e ai Raid. La rimozione dei mystic coin dai boss dei fractal darà spazio agli sviluppatori per aggiungere una fonte, che definiscono prevedibile, alle Strike Mission.
Questi cambiamenti avranno discrete ripercussioni in primis nell’economia di Guild Wars 2, visto che questi due materiali sono molto rari e si utilizzano principalmente nella costruzione di oggetti leggendari. Inoltre è abbastanza chiaro che ArenaNet voglia incoraggiare tutti quei giocatori che non hanno mai provato contenuti da dieci ad affrontarli, rendendoli così maggiormente frequentati.
Rimane il dilemma sulla fine che faranno le sfide challenge dei fractal: avrà ancora senso impegnarsi così tanto per quel tipo di encounter senza quella ricompensa? I catastrofisti della community hanno il timore di vedere i fractal far la fine dei dungeon, un contenuto interessante ma scarsamente ripetibile a causa di un sistema di ricompense che non è mai stato aggiornato negli anni.
Continuando il suo intervento, Cameron Rich ha parlato di come l’obiettivo principale del design sia “Porta il giocatore, non la professione“. Negli anni si è notato come le profession, termine con cui vengono chiamate le classi del gioco, abbiano visto il passaggio da build che davano benefici solo a loro stesse a build che davano bonus a tutti gli alleati presenti.
Un anno fa, ruoli essenziali come dare alacrity e quickness potevano essere ricoperti solo da poche build specifiche. Nel maggio dello scorso anno, abbiamo aggiunto un paio di opzioni. Anche se questo ha migliorato la diversità che vediamo nei gruppi di raid, è stato solo l’inizio.
Guild Wars 2: End of Dragons consentirà a Engineer, Guardian e Thief di accedere all’alacrity, mentre l’elementalist e il necromancer saranno in grado di fornire quickness.
I problemi arrivano quando parliamo di Warrior e Ranger, che sono gli unici a non aver la capacità di ricoprire quei ruoli support essenziali. Questo perchè i banner e gli spiriti hanno effetti unici. Come ricorda anche il developer nel suo intervento, per certi versi i Warrior e i Ranger “rompono” il sistema di boon e condition condivise. Per questo da anni i Warrior sono considerati solo come utilizzatori della build rinominata, con un pizzico di sarcasmo, “banner slave”.
Per queste motivazioni le meccaniche degli spiriti e dei banner verranno rinnovate. Sfortunatamente, a causa dei limiti di tempo per il lancio di End of Dragons questo rework, insieme ad un aggiornamento più ampio delle professioni e a una patch di bilanciamento, arriverà solo questa estate.
Vista l’intenzione di personalizzare al meglio il proprio ruolo grazie anche all’equipaggiamento che si indossa sono state rivelate due nuove combinazioni di attributi:
- il Ritualist, che fornisce un grande aumento del condition damage, della vitality e un piccolo aumento della concentration e dell’expertise.
- Il Dragon, che fornisce un grande aumento di attack power e ferocity e un piccolo aumento di precision e vitality.
Queste combinazioni saranno disponibili come scelte per tutti gli equipaggiamenti leggendari fin dal 28 febbraio e si potranno guadagnare come equipaggiamenti giocando ai contenuti dell’espansione.
Come sempre quando ci sono grandi cambiamenti al gioco, la community si divide tra chi teme che sbilancerà troppo gli equilibri formatisi, e chi pensa che queste modifiche porteranno una ventata d’aria fresca e nuove dinamiche.
Di sicuro dopo l’esperienza di Heart of Thorns, e soprattutto di Path of Fire, sappiamo che prima del lancio di una nuova espansione è normale assistere allo smantellamento del vecchio meta in favore delle nuove elite specialization. Un passaggio duro ma necessario, che non reinventerà la ruota, ma potrebbe portare nuovi equilibri e una maggiore libertà nei ruoli, senza troppe barriere preimpostate.
Infine la software house di Bellevue ha pubblicato sul sito ufficiale un nuovo video dedicato alla colonna sonora di End of Dragons, realizzata dal compositore Maclaine Diemer e dell’audio director Drew Cady, che potete vedere di seguito.
Ringraziamo i ragazzi di Guild Wars 2 Italia – Pessimismo & Fastidio per la collaborazione. Cosa ne pensate delle nuove modifiche?
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
Per favore, non prendete come un attacco il mio commento, ma guild wars 2 dovrebbe davvero rinnovarsi graficamente. Lo stile acquarello va più che bene, ma rinnovare il motore grafico a qualcosa al passo col 2022 mi sembra doveroso. Capisco i dev che non hanno pretese sul grande pubblico e camperanno benissimo con l’attuale playerbase, però lasciarlo così non so, mi sembra uno spreco…
Nessun attacco, anzi io sono assolutamente d’accordo!