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World of Warcraft introdurrà le istanze multi fazione, Alleanza e Orda insieme in PvE e PvP

World of Warcraft introdurrà le istanze multi fazione, Alleanza e Orda insieme in PvE e PvP

World of Warcraft compierà presto un passo decisivo nella sua storia. Ion Hazzikostas, game director, ha annunciato sul sito ufficiale che nel giro di alcuni mesi, col rilascio della patch 9.2.5, Orda e Alleanza potranno unirsi in gruppo per affrontare il contenuto PvE e PvP del gioco.

Ormai da anni, molti giocatori si chiedono perché le regole che limitano la comunicazione e la cooperazione tra Alleanza e Orda debbano essere così assolute. La divisione tra fazioni può impedire a degli amici di giocare insieme o far sì che i giocatori sentano che la fazione scelta possa lasciare loro molte meno opportunità di perseguire i contenuti di gruppo che preferiscono. Ma tutti questi lati negativi sono sempre stati giustificati dalla necessità di preservare l’elemento centrale dell’universo di Warcraft: dopotutto, è iniziato tutto con un gioco intitolato “Warcraft: Orcs & Humans“, no?

Ma, per citare un Capoguerra dell’Orda del passato: “I tempi cambiano”.

E i tempi cambiano davvero: quella che nella formula originale di World of Warcraft, la formula che ne ha decretato il successo imperituro, sarebbe stata una cosa improponibile, è oggi sdoganata con parole di miele, come se fosse un punto negativo cui far fronte, anziché un elemento caratterizzate del gameplay.

L’idea è quella di permettere a tutti i giocatori, indipendentemente dalla fazione di appartenenza, di unirsi in gruppo e fruire di spedizioni, incursioni e PvP classificato. La funzionalità sarà resa disponibile sul Reame Pubblico di Prova prima di sbarcare sui server ufficiali, appunto con la patch 9.2.5, che dista ancora qualche mese.

A livello di lore, la trama di World of Warcraft si è effettivamente da tempo slegata dal classico combattimento Orda contro Alleanza. Malgrado qualche tentativo di riportarlo in auge, mai riuscito realmente, i giocatori sono abituati a partecipare ad un mondo nel quale i grandi cattivi non sono quelli della fazione opposta, ma entità più o meno esterne, comunque opposte da tutti. Non occorre quindi stravolgere quel che è rimasto della trama di Warcraft per poter giustificare un simile cambiamento: del resto, il WoW di oggi è un gioco profondamente diverso rispetto al WoW del 2004.

Questo è, nel dettaglio, il sistema che sta venendo proposto:

  • i giocatori potranno invitare in gruppo direttamente i membri della fazione opposta se questi sono loro amici di BattleTag o ID reali oppure se sono membri della community multi-fazione di WoW.
  • I Gruppi organizzati nell’elenco della Ricerca gruppi per le spedizioni Mitiche, le incursioni o arene e campi di battaglia classificati saranno aperti alle candidature dei membri di entrambe le fazioni, anche se il capogruppo può restringere il campo ai soli candidati della stessa fazione.
  • Le gilde resteranno limitate a una singola fazione e così anche le attività casuali come le spedizioni eroiche, le schermaglie e i campi di battaglia casuali (sia perché i gruppi casuali subiscono minori pressioni dalle questioni relative alla fazione, sia per evitare di compromettere la natura di “scelta opzionale” della funzione, mettendo un Orco in coda in un gruppo pieno di Elfi della Notte).

 

Quando sono in gruppo insieme, i membri delle fazioni opposte rimarranno ostili tra loro nel mondo esterno (e nemici in modalità Guerra!), così come accade oggi, ma potranno comunicare tramite la chat di gruppo. Una volta entrati nella spedizione, nell’incursione o nello scontro del PvP classificato, però, tutti i membri non saranno più ostili tra di loro e potranno aiutarsi in combattimento, scambiarsi i bottini, compiere imprese condivise e cooperare in tutto e per tutto come hanno sempre fatto i membri della stessa fazione.

La possibilità di comunicare via chat tra membri di fazioni diverse è un ulteriore cambiamento che mai ci si sarebbe aspettati quando WoW uscì. Vale la pena ricordare, con un filo di nostalgia, alcuni proto-meme nati proprio a seguito dell’incomprensibilità comunicativa tra fazioni di WoW, come il noto “kek” o il “bur”: oggi non esisterebbero più.

La community è comprensibilmente divisa. C’è chi apprezza il cambiamento, dicendo che finalmente WoW si mette al passo coi tempi, e chi lo rifugge, dicendo che così il gioco perderà la sua anima, o quel poco che ne rimane. Ion Hazzikostas questo lo sa, e così prova a giustificarsi:

Probabilmente qualcuno, leggendo queste cose, avrà storto un po’ il naso, preoccupato che si vada a intaccare uno dei principi fondamentali di Warcraft. Alla BlizzCon del 2019, quando un partecipante chiese informazioni sul gioco multi-fazione, rispondemmo che “La separazione tra Orda e Alleanza è un pilastro di ciò che rende Warcraft… Warcraft.” Ma riflettendoci, si tratta di un’eccessiva semplificazione: è l’identità dell’Alleanza e dell’Orda a essere fondamentale in Warcraft. E, mentre a volte quell’identità è stata fonte di divisioni e conflitti aperti, abbiamo visto l’Alleanza e l’Orda trovare un terreno comune e lavorare insieme sin dai tempi di Warcraft III (in particolare, l’ultima volta che un capitolo di Warcraft fu intitolato Fine dell’Eternità…) e gli esempi di cooperazione tra le fazioni in World of Warcraft stesso sono così numerosi da perdere il conto.

Sarebbe curioso chiedere ad Hazzikostas se, durante le sue ore nel mondo di Warcraft, abbia percepito maggiormente l’identità e l’unicità della sua fazione attraverso le architetture diverse e i paesaggi desertici o forestali, oppure attraverso il gioco di gruppo, il PvP open world ed il conseguente rischio intrinseco di far parte di un mondo in lotta continua, dal quale derivava emozione, competizione e cameratismo. Tutti elementi, evidentemente, ritenuti secondari nel mercato MMO di oggi.

 

Fonte

 

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