A distanza di pochi giorni dalla clamorosa notizia dell’acquisizione da parte di Microsoft, Activision sembra voglia tentare di ripulire la propria reputazione, crollata a picco dopo i recenti casi di scandali e molestie sessuali. La divisione QA tester di Raven Software, team di sviluppo di Call of Duty: Warzone per Activision, ha comunicato di aver istituito un sindacato.
Il gruppo di 34 tester ha così creato il “primo sindacato in assoluto nell’industria dei videogiochi a grande budget” in Nord America, ha riportato in un tweet Jason Schreier, noto giornalista del settore per Bloomberg, sottolineando l’accaduto.
Ciò che è successo è un fatto molto importante per la salvaguardia dei diritti dei dipendenti del settore. A tal proposito Becka Aigner, membro del gruppo dei 34 QA tester di Raven Software, ha scritto queste parole in un comunicato stampa:
Oggi sono orgogliosa di unirmi alla maggioranza dei miei colleghi per la creazione del nostro sindacato, la Game Workers Alliance.
Nell’industria dei videogiochi, in particolare in Raven, le persone sono appassionate del proprio lavoro e dei contenuti che creano. Vogliamo assicurarci che la passione di questi lavoratori si rifletta accuratamente nel posto di lavoro e in ciò che realizziamo. Il nostro sindacato è il modo che permetterà alle nostre voci collettive di essere ascoltate dalla leadership.
Attendiamo nuovi sviluppi sulla situazione di Activision Blizzard, mentre qui di seguito potete leggere il tweet di Jason Schreier riguardo l’accaduto.
BREAKING: Testers at Raven Software, a division of Activision, say they've formed a union and are asking for voluntary recognition. The 34-person unit is the first-ever union in the big-budget video game industry. Filed to Bloomberg Terminal, story coming shortly.
— Jason Schreier (@jasonschreier) January 21, 2022
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