Il 22 dicembre Embracer Group, holding di videogiochi proveniente da Karlstad, nella Svezia del sud, ha acquisito Perfect World Entertainment per la cifra di 125 milioni di dollari (di cui metà sotto forma di azioni). Per estensione sono stati acquistati anche tutti gli studi e le IP della compagnia cinese, tra cui Cryptic Studios, gli sviluppatori di Neverwinter, Star Trek Online e Magic Legends (chiuso a novembre).
Perfect World è stata posizionata sotto Gearbox Entertainment, la casa di Borderlands, che “gestirà il futuro di Cryptic come uno studio indipendente e dinamico, appassionato di MMO da sempre”.
Conseguentemente all’acquisto, sono state pubblicate varie metriche prestazionalisotto forma di documenti che mostrano, in poche parole, i numeri ed i guadagni dei vari giochi di Perfect World, tra i quali spiccano i già citati Neverwinter e Star Trek Online.
Neverwinter Online è di gran lunga il titolo più profittevole e grande di Cryptic, avendo accumulato 20 milioni di giocatori attraverso la sua formula free-to-play. Esso ha complessivamente guadagnato circa 400 milioni di dollari negli anni: una somma davvero notevole.
Star Trek Online, invece, si ferma a 6 milioni di giocatori, sempre con formula free-to-play, computando un guadagno di 240 milioni di dollari.
Proseguendo nei titoli citati dai documenti, Remnant: From the Ashes ha venduto 3 milioni di copie, mentre il franchise Torchlight complessivamente intesa circa 5.
Perfect World Entertainment ha anche comunicato l’intenzione di lanciare cinque nuove release da qui al 2024. Probabilmente, il lancio del 2022 sarà rappresentato dal gioco mobile di Torchlight, Torchlight Infinite, ma non si sa nulla degli altri quattro titoli.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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