Come ampiamente previsto dai leaks degli scorsi giorni, Windows 11 sarà la nuova versione del sistema operativo Microsoft: esso sarà disponibile “più avanti nel corso di quest’anno” sui nuovi PC e attraverso un aggiornamento gratuito per i PC con Windows 10.
L’annuncio è stato dato nell’evento What’s Next for Windows attraverso una conferenza piuttosto melensa in cui Windows è stato legato al successo di numerose storie di vita (quasi come se si trattasse di un reality show), dal gusto sicuramente discutibile.
In ogni caso, il nuovo Windows sembra inserirsi in un solco di user-friendliness e cambiamenti di interfaccia per stare sempre più al passo coi tempi, introducendo nel contempo un certo numero di feature richieste da tempo, smussando i contorni delle finestre e introducendo delle ottimizzazioni che in fondo sono senz’altro la parte più interessante di questo nuovo sistema operativo.
Già, perchè a partire dal pulsante Start che viene inserito di default in centro allo schermo (anche se per fortuna è possibile ripristinarlo in basso a sinistra), per finire con i cambiamenti alle finestre e alle icone, rese più morbide, grandi e in qualche misura cartoonesche, c’è il rischio che Windows 11 abbia puntato sulle priorità sbagliate, e possa fare la fine di Windows 8.
Ma per fortuna non sembra essere così: intanto c’è una rivoluzione quantomai necessaria del Microsoft Store, che attualmente funziona male ma è assolutamente imprescindibile vista la straordinaria offerta dell’Xbox Game Pass. Con i cambiamenti, esso dovrebbe diventare un hub centrale dal quale accedere ad una serie di applicazioni non solo legate ai videogiochi e alla produttività, ma anche all’intrattenimento in generale e a sistemi di cloud (pure di terze parti, come quelli di Adobe). Più di tutto sarà importante che esso funzioni bene: che sia veloce e semplice da usare, e che non dia i problemi di usabilità che spesso dà nella sua incarnazione attuale.
Ci sono poi da citare alcuni cambiamenti che dovrebbero aprire l’ecosistema Windows ad un maggior numero di sviluppatori, indipendentemente da come essi hanno costruito le loro applicazioni. Esattamente l’opposto di quanto viene perpetrato da Apple. Gli sviluppatori saranno anche in grado di pubblicare le loro applicazioni su Windows Store avvalendosi di servizi commerciali Microsoft, ottenendo l’85% dei profitti sulle vendite, oppure di pubblicarli avvalendosi dei propri servizi commerciali, ottenendo il 100% dei profitti sulle vendite. Un sistema che pare virtuoso e destinato ad aumentare esponenzialmente l’offerta di software che girerà su Windows 11.
Al di fuori dell’annuncio di Microsoft, ci sono poi informazioni che provengono dalla versione di Windows 11 leakata nei giorni scorsi. In particolare, i benchmark fatti girare sulla versione leakata di Windows 11 sembrano dare risultati notevolmente migliori di quelli di Windows 10, dimostrando quindi un incremento prestazionale da parte del prossimo sistema operativo che sembra considerevole.
Vi proponiamo infine il trailer ufficiale e il comunicato stampa di Microsoft riguardante Windows 11:
- Microsoft ha modernizzato il design e l’esperienza utente in Windows 11, partendo dal nuovo pulsante Start e dalla barra delle applicazioni fino ad arrivare a ogni suono, carattere e icona. I nuovi layout Snap, i gruppi Snap e i desktop di Windows 11 semplificano il multitasking e l’organizzazione di Windows.
- La nuova integrazione di Teams direttamente nella barra delle applicazioni permette di connettersi istantaneamente via messaggi, chat, voce o video con chiunque, su Windows, Android e iOS.
- Windows 11 regala la migliore esperienza di gioco per PC, offrendo Auto HDR, Direct Storage e l’accesso all’app Xbox per giocare ai grandi titoli presenti su Xbox Game Pass.
- Widgets è un nuovo feed personalizzato abilitato dall’AI, che consente di visualizzare contenuti su misura direttamente sul proprio desktop. Per gli sviluppatori e gli editori, Widgets apre nuove opportunità all’interno di Windows per offrire contenuti personalizzati.
- Il nuovo Microsoft Store rappresenta il punto di accesso unico e affidabile per app e contenuti, creando un ecosistema più aperto per gli sviluppatori e i creator e garantendo un’esperienza più veloce e sicura per i professionisti IT.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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