I roguelite non sono un genere di facile approccio, soprattutto per dei videogiocatori alle prime armi. È possibile rimanere un po’ scombussolati dalle meccaniche e preferire un altro genere di intrattenimento.

Sono cambiate, però, le carte in tavola con l’arrivo di tanti titoli che aggiungono una narrativa accattivante all’ostica struttura hardcore del genere. Prodotti come The Binding of Isaac, Hades e Loop Hero hanno sicuramente attirato molto pubblico e questo approccio devoto allo storytelling è senza ombra di dubbio un successo sia a livello commerciale che di gradimento del pubblico. Una simile formula è messa in campo anche da Rogue Spirit, videogioco di azione roguelite sviluppato dalla software house Kids With Sticks ed edito da 505 Games.

Il titolo sviluppato dal piccolo studio polacco porta un’alchimia di meccaniche interessanti, introducendo anche una feature che dona dinamismo ai combattimenti. Rogue Spirit uscirà in accesso anticipato il prossimo agosto, ma noi di MMO.it abbiamo provato una demo molto cristallina del prodotto, disponibile al download sulla pagina Steam ufficiale del gioco.

Essere un fantasma ha i suoi pregi

Il regno di Midra è sotto assedio dalle diaboliche forze del Caos e, in un ultimo disperato tentativo, i Monaci evocano lo spirito dell’ex principe di Midra. Esatto, stanno parlando proprio di noi. La nostra forma spettrale vagherà nelle varie ambientazioni del regno e necessita di un corpo ospite per sconfiggere gli eserciti demoniaci. All’inizio di ogni run, lo spirito del principe si impossessa del corpo di un guerriero casuale tra i vari inseriti nel gioco. Ognuno di loro possiede armi e stili di combattimento unici, studiati appositamente per non essere versatili in ogni situazione. Questa meccanica è fondamentale per superare i labirintici livelli generati proceduralmente, scambiando corpo dopo una breve battaglia e cambiando, quindi, stile di combattimento e statistiche, oppure aggirando i nemici per cominciare uno scontro in modo stealth.

In quest’ambientazione, ispirata al Giappone feudale e alle atmosfere dello Studio Ghibli, si impone una direzione artistica dai colori vivaci, con una grafica cartoonesca e un cel-shading capace di catturare l’attenzione del giocatore. Sono presenti leggeri bug che, però, non hanno intralciato la corretta fruizione della demo.

Oltre alle meccaniche peculiari del titolo, il tasto dolente sembra essere il sistema di combattimento. Non stiamo parlando di un sistema ostico su tutta la linea, bensì perfezionabile. Ci sono delle ottime basi su cui lavorare e la varietà delle mosse e delle skill, al momento, concede una buona profondità di gameplay: sono presenti ed equipaggiabili sia skill passive che due skill attive contemporaneamente, sbloccabili attraverso il completamento delle quest.

Sfortunatamente però il feeling è ancora abbastanza legnoso e andrebbe smussato in futuro per permettere ai giocatori di godere del gameplay unico di ogni singolo PG. Alcuni di questi appaiono più fluidi da controllare, altri eccessivamente statici, ma dalle immagini l’impressione è che ci saranno comunque molti personaggi e stili di combattimento da provare e sfruttare. Queste leggere asperità aumentano ulteriormente una difficoltà di gioco di per sé già discretamente alta e che fornisce un grado di sfida interessante per tutti coloro che la ricercano in un videogioco.

A livellare la difficoltà ci sono i potenziamenti permanenti, oltre a quelli che vengono trovati in loco e che si resettano ad ogni morte, come le monete. Questo genere di potenziamenti sono lenti da ottenere e la progressione, di conseguenza, non regala immediatamente soddisfazioni al giocatore. Gli scontri lungo i labirinti sono resi molto più interessanti dagli altari con poteri e dalle abilità che si trovano negli ambienti. Ogni volta che si tenta di uscire dal monastero, infatti, ci si dovrà soffermare sulle abilità droppate dagli altari e scegliere quella che più ci aggrada, realizzando una grossolana build di gioco. L’impostazione è molto simile ad Hades e per coloro che hanno giocato il roguelite di Supergiants Games è facile notare queste similitudini nella struttura.

In questa demo mancano, oltretutto, diverse migliorie alla quality of life: i menu sono confusi e manca ancora letteralmente tutto il contenuto per poter effettivamente lanciarsi in previsioni di sorta o tirare le somme. Con molta probabilità, Rogue Spirit sarà un gioco molto lungo e longevo, contando che soltanto la demo l’ho conclusa in due ore, facendo la prima area e il rispettivo boss. Una demo molto longeva per gli standard a cui siamo stati abituati negli anni, ma recentemente sembra esserci stato un cambio di rotta da parte di moltissime altre aziende: d’altronde People Can Fly aveva messo a disposizione una gigantesca demo prima dell’uscita di Outriders, e anche Capcom con l’ultimo Resident Evil non ha esistato a rilasciare non una, ma ben tre demo.

Conclusioni

Il team polacco di Kids With Sticks propone una demo chiara e soddisfacente del prodotto che stanno sviluppando, nonché anche delle sbavature da rifinire prima del lancio in accesso anticipato, previsto per agosto. Dal provato ci sono solide basi e buone idee messe in gioco, tutto perfezionabile e con grandi margini di miglioramento. Rogue Spirit deve forse avere più mordente e sviluppare un proprio carattere; al momento la demo è comunque godibilissima e potete scaricarla gratuitamente dalla pagina Steam del gioco.

Damiano "Damians" D'Agostino

Studente di Scienze Politiche e Sociali, Damians è appassionato di videogiochi, film, serie TV e fumetti. Ah e non dimentichiamo anche la musica e, ovviamente, la politica. Discute di queste cose in continuazione e ha sempre qualcosa da dire. Dentro MMO.it ha finalmente trovato lo spazio per continuare a parlare di ciò che gli piace senza assillare i passanti. Insomma, una fortuna per la quiete pubblica.