Icarus è la nuova creazione dello studio RocketWerkz e di Dean Hall, in arte Rocket, il creatore di DayZ, il famosissimo mod di Arma 2 poi uscito come standalone.
Il gioco, di cui è stato recentemente mostrato il primo trailer live-action, prende le mosse dal pianeta Icarus, sito di un esperimento di terraforming fallito. A causa infatti delle risorse tossiche presenti nel terreno, eccitate dall’evento di terraformazione, l’ambiente è stato corrotto e reso inospitabile. Una sorte, insomma, abbastanza sovrapponibile a quella della Terra nell’universo di Tiberian Sun.
In ogni caso, i giocatori impersoneranno un misto tra degli esploratori e degli S.T.A.L.K.E.R. (con i dovuti puntini), andando in giro per il pianeta a cercare risorse per rivenderle ai mercanti della Terra.
A quanto pare, le missioni di questi individui sono lanciate da una stazione spaziale, poiché Icarus è inabitabile per lunghi periodi. Da ciò potrebbe derivare una formula simile a quella di Escape from Tarkov, con mappe popolate attraverso istanze chiuse con un numero limitato di giocatori (otto), ma con una cornice massiva tutt’attorno.
Il focus, però, è qui tutto sulla cooperativa. I giocatori dovranno collaborare in encounter PvE che possono anche essere fruiti in solitaria. L’obiettivo è di scendere sul pianeta, trovare i materiali di valore, estrarre e rivendere il malloppo per acquisire oggetti più potenti.
Morire in missione o evitare di estrarre nel tempo limite comporterà una perdita totale degli oggetti: si può quindi parlare di una sorta di full loot, seppure come conseguenza del fallimento della missione, e senza che ci siano altri giocatori a godere degli oggetti perduti.
Icarus uscirà su Steam più avanti nel corso del 2021. Il titolo è già stato previsto come un gioco che subirà costanti aggiornamenti, essendo già stati formulati piani multiannuali.
Potete vedere il trailer ufficiale di Icarus qui di seguito.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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