A quanto pare, molti sviluppatori di Rift sono stati licenziati da Gamigo, anche se per ora il futuro dell’MMORPG non è in discussione. Tra gli allontanamenti figurano in primo luogo quelli di Kerilar e Acalos, impiegati di lunga data del gioco, nell’ottica di trasferire lo sviluppo di Rift oltreoceano.
Oltre a Rift, anche ArcheAge e Trove sono prodotti potenzialmente colpiti da questi licenziamenti. Ecco quanto ha avuto da dichiarare Gamigo:
Rift assolutamente non verrà chiuso! Alcuni di voi potrebbero già aver notato un cambiamento nelle strutture aziendali. Anche se non possiamo parlare liberamente di questi cambiamenti nel dettaglio, vi possiamo assicurare che c’è e ci sarà un team responsabile per la lavorazione di Rift (compresi i suoi sviluppi futuri).
Non rilocalizzeremo i nostri team di sviluppo in Europa, ma continueremo a lavorare ai nostri MMORPG principali. Ci sono anche numerosi nuovi titoli in lavorazione che verranno lanciati quest’anno.
I licenziamenti non sono così diffusi come si legge in giro. È comprensibile che le persone siano preoccupate quando ricevono news come questa, ma state tranquilli: non abbiamo intenzione di rallentare i nostri sforzi per rendere i nostri giochi migliori ad ogni update, e siamo grati ai giocatori per il supporto datoci nel corso degli anni.
Malgrado queste dichiarazioni, la situazione di Gamigo in senso lato non è del tutto incoraggiante. A fine febbraio, la società tedesca ha chiuso ben quattro dei suoi MMO, ovvero Defiance, Defiance 2050, Twin Saga ed Eden Eternal. Vi terremo pertanto informati sugli sviluppi della difficile situazione.
Ricordiamo che Gamigo aveva acquisito Trion Worlds con tutti i suoi giochi e IP nell’ottobre 2018.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Lascia una risposta