Novità interessanti all’orizzonte si prospettano per Neverwinter: Perfect World Entertainment e Cryptic Studios hanno infatti annunciato formalmente l’arrivo di The Iron Tooth, il primo episodio della nuova espansione Sharandar, che sarà composta da un trittico di aggiornamenti.
Il primo sarà intitolato The Iron Tooth: esso sbarcherà sui server PC il prossimo 9 febbraio, mentre su console arriverà un mese dopo, il 9 marzo. In questo update i giocatori torneranno nella mistica terra di Sharandar, che era stata introdotta nel primissimo modulo di Neverwinter, Fury of the Feywild – ma sarà una terra “next-gen”, rimodernizzata e in parte reimmaginata.
Proprio la terra di Sharandar, che sarà il contesto principale nel quale si svolgerà la nuova espansione, verrà aggiornata ed espansa lungo quest’arco di tre patch, ciascuna delle quali aggiungerà nuovo contenuto, nuove storie, nuove zone da esplorare e così via. È anche previsto un nuovo dungeon endgame.
Il secondo e il terzo update saranno intitolato rispettivamente The Soul Keeper e The Odious Court, e usciranno successivamente.
Su Neverwinter: Sharandar, un’inquietante oscurità si sta diffondendo presso il Feywild e l’antica fortezza elfica di Sharandar. Creature ripugnanti uccidono chiunque sia così sciocco da entrare nelle terre che una volta erano controllate da Malabog, il re fomoriano. Nella foresta profonda, si dice che esistano esseri fatati, insieme alle bande degli sgherri di Malagob, che vogliono conquistare Sharandar e carpirne gli antichi segreti magici. […]
Gli avventurieri verranno inviati nelle Rovine di Malabog per indagare la sparizione di un dignitario elfico.
Potete leggere maggiori informazioni sul sito ufficiale inglese, mentre qui di seguito trovate il trailer italiano di Sharandar.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Lascia una risposta