Daybreak Games, la compagnia nata nel 2015 a sostituzione di Sony Online Entertainment, è stata ufficialmente acquistata da EG7 per la cifra di 300 milioni di dollari.
Rispetto ad un passato glorioso da Sony Online Entertainment, quando furono realizzati titoli come EverQuest, Star Wars Galaxies, PlanetSide 2 o Vanguard: Saga of Heroes, il cambiamento in Daybreak Games fu deleterio in termini di qualità dello sviluppo dei prodotti (vedasi la triste storia di H1Z1 Just Survive) e comprensivo anche di qualche scandalo qua e là.
Adesso, EG7 Global ha deciso di espandere il suo parco-sviluppatori acquisendo anche Daybreak, dopo aver già comprato Piranha Games, responsabili di MechWarrior Online e MechWarrior 5.
Jason Epstein, executive chairman di Daybreak Games, ha commentato così la notizia:
A nome del team di Daybreak e di tutti i nostri giocatori, siamo contenti di unirci alla famiglia EG7. Le due compagnie, combinate, sono strategicamente posizionate per espandere il portfolio di giochi Daybreak, e per amplificare la nostra passione verso il creare grandi giochi per le nostre eccellenti comunità. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con il team EG7 e di continuare a rilasciare esperienze incredibili per i nostri giocatori attorno al globo.
Vediamo quindi quali giochi potranno essere colpiti da questo cambiamento di proprietà:
- la saga di EverQuest
- La saga di PlanetSide
- H1Z1 e relativi prodotti
- DC Universe Online
- EverQuest Next (il famoso vaporware)
- Lord of the Rings Online
- Dungeons & Dragons Online
Insomma, l’acquisizione di Daybreak potrà essere una manna dal cielo per molti di quei titoli oppure la loro definitiva mazzata. Sicuramente, nel giro dei prossimi mesi vedremo numerosi cambiamenti, dei quali vi terremo certamente informati su MMO.it.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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