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Animal Crossing: l’Università di Macerata crea un’isola ufficiale per gli studenti nel gioco

Animal Crossing: l’Università di Macerata crea un’isola ufficiale per gli studenti nel gioco

Il fenomeno mondiale Animal Crossing: New Horizons, giocatissimo su Nintendo, è al centro di un interessante esperimento partito dall’Università di Macerata, che ha creato un’isola espressamente dedicata ai suoi studenti. L’idea è quella di dare a questi ultimi “un modo ulteriore per rapportarsi con l’Ateneo in linea con le passioni e le esigenze delle nuove generazioni”.

L’idea è sicuramente interessante, e Animal Crossing è di certo uno dei giochi più propriamente “inclusivi” che siano attualmente in commercio – si presta quindi abbastanza bene ad un progetto di questo tipo: a metà tra un vecchio forum e gli MMO di oggi.

Il lockdown ha richiesto di ripensare agli spazi di incontro, di scambio e di condivisione tra le persone. Così, all’interno del Progetto Inclusione 3.0 dell’Università degli Studi di Macerata, un gruppo di studenti universitari, con e senza disabilità, ha deciso di incontrarsi e interagire nell’isola di Animal Crossing: New Horizons. Una bella e interessante iniziativa frutto della sinergia tra l’Università di Macerata nella persona della professoressa Catia Giaconi, studenti esperti del mondo Nintendo, e l’agenzia di comunicazione Promise Group di Vania Bontempi con sede ad Ancona.

A quanto pare, l’idea iniziale era soltanto quella di creare un’isola che fungesse da ritrovo per gli studenti, specie appunto durante il difficile periodo del lockdown.

Tuttavia il progetto, che si è rivelato positivo, si è rapidamente espanso grazie alla natura particolarmente creativa di Animal Crossing. Nel comunicato stampa dell’Università si legge:

L’isola ha permesso di dar voce ai diversi potenziali espressivi, sfruttando le modalità preferite di interazione di ciascun studente. Il progetto ha permesso di valorizzare gli svariati stili comunicativi e creare diversi percorsi di personalizzazione per continuare a incontrarsi. […]

Chiaramente l’isola virtuale non toglie nulla all’incontrarsi in presenza ma è un valore aggiunto per avere più luoghi per fare comunità.

A nostra memoria, è la prima volta che un Ateneo italiano entra pesantemente nel mondo dei videogiochi introducendo un luogo virtuale specificamente legato al mondo universitario. Per ciò che riguarda Animal Crossing nello specifico, l’Università di Macerata è la prima Università ad occupare ufficialmente uno spazio del mondo virtuale (nei fatti un’isola, come tipico del gioco). È una piccola prova a sostegno della potenzialità, per gli MMO, di potenziare una socialità castrata, specie in questo periodo, e di offrire un luogo di aggregazione tra persone che nella realtà vivono un’esperienza comune, come quella universitaria.

 

Fonte: comunicato stampa

 

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