A quanto pare, una nuova ondata di licenziamenti ha colpito ArenaNet, che già aveva lasciato a casa un bel po’ di sviluppatori nel febbraio del 2019. Un anno dopo, avevamo dedicato proprio uno speciale a tutti gli ex della software house: che fine avevano fatto in un esodo che ha inizio, per la verità, già dal 2009.
La notizia proviene da Twitter, dove Jennifer Scheurle, lead designer presso ArenaNet, ha annunciato di essere stata lasciata a casa, adducendo come motivazione una non meglio specificata “riorganizzazione dei prodotti”. È chiaro che lei non è l’unica ad aver perso il posto di lavoro.
Well.
I just lost my job at ArenaNet as of today as part of a re-shuffling of projects, which means I am looking for a job as a Game Designer pretty much immediately.
— Jennifer Scheurle (@Gaohmee) October 14, 2020
Ma questo avvenimento non deve preoccupare troppo gli appassionati di MMO ed in particolare i fan di Guild Wars 2. I licenziamenti, infatti, non hanno a che fare con il team che si occupa dell’MMORPG. Anzi, Guild Wars 2, come si sa, ha subito un ritorno di fiamma da parte dei suoi stessi sviluppatori, ed è ora in cantiere la terza espansione, End of Dragons, sui cui dettagli abbiamo dedicato un video che potete vedere al fondo di questo articolo.
Al momento non è chiaro quale sia la mole dei licenziamenti: certo è che alcuni progetti, in particolare un gioco mobile e un altro per console, hanno subito delle profonde ristrutturazioni ed è possibile che siano anche stati cancellati.
A onor di cronaca, comunque, occorre far presente che esiste una sorta di teoria del complotto riguardante il licenziamento di Jennifer Scheurle. Alcuni infatti sostengono che in passato lei abbia preso fortemente le parti dei gruppi ANTIFA negli Stati Uniti, e che il suo licenziamento sia dovuto, almeno in parte, all’eccessiva vocalità con cui ha supportato un gruppo politico potenzialmente discutibile, specie nella cultura di oggi. La teoria assume un minimo peso leggendo i tweet seguenti al licenziamento, nei quali la Scheurle in un tono tra il vittimistico ed il lamentoso racconta dell'”esperienza traumatizzante” di vedersi bloccato l’accesso al computer sul posto di lavoro, e immediatamente pone i suoi servigi al miglior offerente.
Vi terremo informati se ci saranno novità.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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