Nel corso dell’Opening Night Live della Gamescom 2020, il produttore esecutivo di BioWare Mark Darrah, insieme ad altri impiegati della software house canadese, hanno condiviso nuove informazioni su Dragon Age 4.
Il titolo, della cui lavorazione si sa sin dal 2018, ha avuto una storia travagliata. Dopo l’insuccesso di Anthem, infatti, molti degli sviluppatori del fallimentare prodotto sono passati a lavorare proprio su Dragon Age 4, che peraltro era stato “resettato” nel 2017 a causa dello stesso Anthem.
Il nuovo capitolo della saga, comunque, si chiamerà a quanto pare soltanto Dragon Age, e di esso sono stati condivisi vari bozzetti preparatori, concept art e un video, che più che altro mostra dei dietro le quinte sulla lavorazione del progetto.
Non è ancora dato sapere se questo nuovo Dragon Age proseguirà in qualche modo la storia dei precedenti, né se sarà un RPG più tradizionale come il primo, una ciofeca come il secondo, oppure una sorta di “MMO single player” come il terzo.
A favore della prosecuzione della storia, o comunque del setting dei precedenti Dragon Age, depone il fatto che siano presenti i Grey Warden, l’ordine di guerrieri dedicati alla lotta contro la darkspawn, antagonisti sin dai tempi di Dragon Age: Origins.
Sarebbe stato certamente lecito aspettarsi qualcosa di più, come un po’ di gameplay, ma a quanto pare, come sta accadendo per i misteriosi update di Anthem, lo stile BioWare si basa su una comunicazione legata quasi soltanto alla pubblicazione di concept art.
Contestualmente alla presentazione di questo filmato, che potete vedere di seguito, è stato anche aperto il sito ufficiale del gioco, che però al momento consente solo di iscriversi ad una newsletter.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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