Durante il Summer of Gaming 2020 di IGN è arrivato un nuovo video di gameplay per Corepunk, corredato da un’intervista al producer di Artificial Core, Eugene Kiver. Dopo i mesi scorsi in cui si era parlato di modello di business, fazioni e sistema di accampamenti, ora si entra più nel vivo mostrando alcune dinamiche di questo MMORPG isometrico.
In particolare la fog of war ha destato molto interesse dato che è una meccanica tipica del genere RTS, e sarà interessante vedere come si interfaccerà con l’esperienza di gioco. Il producer della compagnia olandese ha spiegato che la fog of war ha una certa rilevanza poiché non permetterà di vedere tutti i nemici sulla mappa, dando una maggiore profondità all’esplorazione del mondo.
A questo si aggiunge la possibilità di fare open PVP, modalità a cui il giocatore potrà decidere se accedere semplicemente con un tasto. Grazie alla nebbia di guerra si potranno progettare imboscate ed assalti ai player amanti del genere. Un’altra caratteristica sottolineata da Kiver è la grande varietà di scenari che si potranno vedere nell’open world.
Nel mondo di Kwalat si passerà dalle foreste e città tipiche delle ambientazioni medievali a città steampunk, da scenari post-apocalittici a dungeon cyberpunk. Non sono mancati i riferimenti alle tipologie di archetipi presenti tra le classi giocabili in Corepunk. Come in altri titoli del genere saranno presenti i ruoli di tank, damage dealer, support e healer.
Gli eroi presenti saranno dodici: nella closed beta se ne potranno usare solo sei, ed ognuno potrà usare tre armi differenti. A queste sarà legata una specializzazione che, se livellata, delineerà la vostra classe ed il vostro ruolo. Questo permetterà molte combinazioni per avvicinarvi allo stile di gioco che preferite.
Una menzione speciale l’ha avuta il ruolo di supporto che, secondo l’intervistatore, a volte si avvicina troppo ad quello dell’healer. Lo sviluppatore ci ha tenuto a specificare che saranno ben distinti e che il ruolo di supporto si baserà su skill di utility per il party e di controllo dei nemici.
Continuando con la conversazione si tocca un punto fondamentale per un MMO: l’endgame. Il producer di Artificial Core è molto chiaro e mette sul piatto due percentuali. Il 40% di Corepunk è composto da contenuti per arrivare al level cap, il restante 60% saranno attività endgame.
Queste saranno differenziante tra world boss e accampamenti sparsi nel mondo di gioco, oppure tra aree instanziate come raid e dungeon (quest’ultimi distinti tra autogenerati e custom). Saranno inoltre presenti arene e battleground per tutti i giocatori amanti delle modalità competitive.
Infine ricordiamo che Corepunk è attualmente in alpha: sul sito ufficiale ci si può iscrivere per la closed beta, mentre la fase di open beta dovrebbe iniziare a fine 2020. Se volete restare aggiornati su tutte le novità del titolo di Artificial Core, potete entrare nel nostro gruppo Facebook dedicato.
Qui di seguito potete vedere il filmato di gameplay che comprende l’esplorazione del mondo, alcuni dialoghi e un boss di fine missione, più l’intervista di IGN a Kiver.
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
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