Dopo numerose polemiche che si sono susseguite nelle scorse settimane, Garden of the Gods, la nuova grande espansione per ArcheAge e ArcheAge: Unchained, è ora disponibile sui server di gioco.
Come ricorderete, in molti si sono schierati pesantemente contro la decisione di Gamigo di far pagare agli utenti Unchained l’espansione, anche se precedentemente era stato dichiarato che nulla più del gioco base sarebbe costato ai giocatori. Dal sito ufficiale Garden of the Gods costa 15,99€ nell’edizione Silver, 29,99€ nell’edizione Gold e 59,99€ nell’edizione Archeum.
L’espansione rimane invece gratuita per la versione free-to-play (e un po’ pay-to-win) di ArcheAge.
In ogni caso l’update aggiunge una nuova zona, quattordici aree inedite, molteplici nuove quest, nuovi raid e molto altro: il filo conduttore è la scoperta dei segreti dell’universo di ArcheAge, e per fare ciò i giocatori esploreranno “fitte foreste e radure incantate per completare una grande varietà di obiettivi”.
Il Garden of the Gods è una nuova zona che può essere acceduta dal Navel of the World nelle Eastern Hiram Mountains. Dopo aver avuto accesso al Giardino, si accederà al Gatekeeper’s Hall per poi continuare, lungo diverse porte, nelle varie zone del Giardino.
È necessario essere almeno a livello 55 per accedere al Garden of the Gods, ma è raccomandato aver raggiunto l’Ancestral Level 26 e un gearscore di 14.000 punti.
Interessante è la presenza di un PvP totale all’interno del Giardino: al di là del Gatekeeper’s Hall, infatti, tutto vale. Le tre fazioni nel giardino saranno perennemente in lotta tra loro e sarà presente un sistema cross-server per unire giocatori di provenienze diverse nella stessa mappa. Il Giardino avrà un’ora di pace intervallata ad un’ora di guerra totale.
Potete leggere le patch notes definitive, in inglese, sul sito ufficiale. Qui di seguito, invece, potete vedere il trailer ufficiale dell’espansione.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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