Che Anthem non abbia, per usare un eufemismo, goduto di ottima salute, è un fatto noto.
Adesso, dopo un lungo silenzio che ha seguito il rilascio dell’update 1.70 e la rimozione degli addobbi natalizi durati un po’ troppo, BioWare torna a parlare del titolo presentando la Anthem Next, che sarebbe una sorta di rivoluzione del gioco, realizzata nell’ottica tanto ovvia quanto necessaria di riportare giocatori sul titolo, abbandonato in massa. La comunicazione è arrivata attraverso il sito ufficiale di BioWare, in un post intitolato “aggiornamenti di maggio per Anthem“.
L’attesa, però, sarà ancora molto lunga. Al momento, infatti, lo stadio della versione 2.0 è soltanto embrionale: gli sviluppatori parlano ancora di “incubazione”, sintomo del fatto che al momento le nuove feature stanno semplicemente venendo messe su carta. Non c’è quindi alcuna data di uscita, né precisa né vaga.
Christian Dailey, studio director di BioWare Austin, ha dichiarato in questo senso che “il team è piccolo”, circa una trentina di persone, ma proprio questa piccolezza può essere un vantaggio nel momento in cui si devono trovare idee comuni per rivoluzionare un progetto.
A proposito di idee, la promessa è anche quella di coinvolgere notevolmente la community durante la lavorazione di Anthem 2.0. Quanto di questo sia vero e quanto verrà rispettato, ovviamente, è impronosticabile.
Ricordiamo che la maggior parte della forza lavoro della software house è ora impegnata su Dragon Age 4, annunciato a fine 2018 e al momento in pieno sviluppo.
Hey, Freelancers. Check out your first status report by Studio Director Christian Dailey for what’s coming next on Anthem.#StrongerTogether https://t.co/2s4eQtiBLH
— Anthem (@anthemgame) May 15, 2020
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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