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Star Citizen: rimosse alcune feature dalla roadmap, è subito polemica

Star Citizen: rimosse alcune feature dalla roadmap, è subito polemica

Che Star Citizen sia un titolo ambizioso – forse troppo – è ben noto. I lavori su di esso procedono, ma a rilento, ed il COVID-19 certo non ha aiutato nell’accelerare lo sviluppo.

Nell’ultima Roadmap Roundup del 17 aprile, cioè nel post in cui CIG Molly, community manager di Cloud Imperium Games, fa il punto della situazione e aggiorna i giocatori sull’andamento dei lavori, è stata comunicata la posticipazione di alcune feature piuttosto attese.

Innanzi tutto è stato spostato a data da destinarsi (“later quarter” si legge) il sistema di Taglie PvP. Anche se la comunicazione lascia pensare ad un semplice rinvio, questa funzionalità è stata adesso proprio rimossa dalla roadmap annunciata lo scorso febbraio. Insomma, possiamo quasi metterci il cuore in pace: non ci saranno taglie PvP ancora per molto tempo, e forse non ci saranno mai.

Secondariamente due nuove landing zoneCrusader e Orison, sono state anch’esse posticipate “alla fine dell’anno”. A colmare il vuoto lasciato dal loro ritardo, al momento, non c’è nulla.

Com’era prevedibile, la community non l’ha presa bene. Il post più votato sui forum ufficiali ha un incipit davvero eloquente: “Great! More stuff delayed!” e procede elencando una serie di funzionalità cancellate nel corso del tempo ed altre che invece sono ancora lì, o peggio vengono aggiunte quasi come per compensare la cancellazione di altre. Ma queste ultime sono deludenti: la peggiore di tutte è individuata essere un “aggiornamento del pannello degli ascensori” di cui veramente non si sentiva il bisogno.

Che lo sviluppo di Star Citizen stia lentamente andando avanti è comunque un dato di fatto. Ma ormai si fa strada sempre più l’idea che il modo di lavorarci e di spendere gli enormi finanziamenti ottenuti via crowdfunding siano a dir poco fallimentari. In più occasioni anche noi su MMO.it abbiamo rimarcato il fatto che, stando così le cose, Star Citizen potrebbe uscire già obsoleto.

Le meraviglie tecnologiche che avevano impressionato ormai cinque o sei anni fa stanno lentamente venendo raggiunte e superate dal progresso attuale, e il modo con cui lo sviluppo del gioco sta andando avanti, in modo eccessivamente lento, fa acuire ogni giorno di più questo rischio.

C’è poi un discorso economico e fiduciario, per cui la stragrande maggioranza dei backer che ha speso soldi sul progetto vorrebbe vedere finalmente un prodotto finito, per quanto potenzialmente in parte incompleto e sicuramente da aggiornare molto post-release.

Ogni giorno che passa è un piccolo chiodo nella bara di Star Citizen. Se, quando infine uscirà, la sua forza dirompente basterà per riesumarlo nessuno ormai lo sa più, e sempre meno persone ci scommetterebbero. Occorre, da parte di Cloud Imperium Games, una prova di forza indiscutibile. Le scuse e la pazienza dei giocatori stanno finendo. È giunta l’ora di rilasciare il prodotto su cui si è lavorato ormai da sette anni, costi quel che costi, per il bene di tutto il mercato PC e del sistema del crowdfunding, che è già messo pesantemente in discussione.

 

Fonte 1Fonte 2, Fonte 3

 

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