S.T.A.L.K.E.R. 2, il seguito di quel trittico di capolavori che erano Shadow of Chernobyl, Clear Sky e Call of Pripjat, non è più soltanto un desiderio felice di alcuni giocatori, ma sta diventando piano piano realtà.
GSC Game World ha pubblicato oggi la prima immagine del gioco annunciato per la prima volta nel maggio 2018, che mostra una foresta con un’anomalia nel mezzo e una serie di veicoli abbandonati e arrugginiti. Insomma, il setting classico che ha fatto la fortuna di STALKER: e meno male.
Il titolo è attualmente in sviluppo con l’Unreal Engine 4 e la sua uscita è prevista per il 2021. Ecco come GSC Game World ha commentato il rilascio dell’immagine:
Un saluto, Stalker!
Tredici anni fa abbiamo rilasciato S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl.
Da allora, il mondo non fu più lo stesso. Milioni di giocatori sono accorsi nella Zona. Desiderosi di scoprire misteri nascosti, avete superato difficoltà, cacciato tesori, combattuto mostri e vi siete uniti alle fazioni.
Siete cambiati e siete diventati dei veri Stalker, e avete reso quel giorno davvero speciale.
Visto quanto siamo ispirati da quello che avete fatto (includendo in ciò anche le forme d’arte, le storie fan-made, i cosplay e i mod), abbiamo capito che non avremmo potuto deludervi. Il secondo capitolo della saga di S.T.A.L.K.E.R. sarà il gioco più ambizioso che abbiamo mai realizzato. Sarà in grado di tenere testa alla tradizione leggendaria costituita.
E visto che molti di voi sono in isolamento sociale, al momento, riteniamo di essere pronti a svelare qualche mistero su ciò a cui stiamo lavorando. Ecco quindi il primo assaggio di S.T.A.L.K.E.R. 2.
Consideratelo il nostro umile regalo, ma ci sarà molto altro da svelare nel corso del 2020.
Potete vedere l’immagine completa qui di seguito. Che ne pensate?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Lascia una risposta