Una nuova espansione di Path of Exile arriverà il 13 marzo sui server PC e il 20 marzo su quelli Xbox One e PlayStation 4. Si tratta di Delirium, che come di consueto è contemporaneamente sia un update, sia una lega.
Questa aggiunge una serie di nuovi incontri basati sul Mirror of Delirium, che verrà trovato dai giocatori a caso nelle mappe del gioco. Interagendo col Mirror, si formerà una fitta nebbia nell’area che renderà i mostri decisamente più potenti, aumentando la difficoltà dell’area ma anche i reward connessi all’uccisione dei mob. Più si andrà lontano dal Mirror, più la nebbia diventerà fitta, e più pericolosi saranno i nemici. I nuovi Orb of Delirium permetteranno poi di applicare questo effetto alle mappe endgame, rendendole ancora più remunerative.
Ma il grande cambiamento in termini di meta lo si avrà con l’aggiunta dei Cluster Jewel. Questi potranno essere piazzati in appositi socket situati nei luoghi più periferici dello skill tree, modificando l’effetto delle passive a cui vengono collegati e creando nuove ramificazioni nell’albero delle abilità. Ce ne sono 280 in totale, e ognuno di essi può essere rerollato per ottenere le statistiche maggiormente desiderate. Ottenere i Cluster Jewel sarà molto semplice, visto che verranno lasciati cadere da qualsiasi mostro nella Delirium League.
Le implicazioni sulle build sono estreme: gli sviluppatori stessi hanno dichiarato che questo cambiamento, in termini di costruzione del personaggio, è tanto pesante quanto lo fu solo l’introduzione delle Ascendancy nel lontano 2016. Ci sarà quindi di che divertirsi per i fanatici del theorycraft.
A contornare l’update figurano anche un’esperienza endgame rivista con alcune ottimizzazioni, nuove skill e tre nuove gemme di supporto, nonché la solita pletora di oggetti e mappe nuove, a cui si aggiunge anche la sfida del Simulacrum.
Tutti i dettagli, in forma schematica, sono visibili sul sito ufficiale, mentre qui di seguito potete vedere il trailer di annuncio di Path of Exile: Delirium.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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