Nelle scorse ore è stato presentato tramite una diretta su YouTube Outriders, nuovo titolo pubblicato da Square Enix e sviluppato da People Can Fly. Lo studio polacco ha realizzato in passato dei grandi nomi del genere sparatutto, tra cui Bulletstorm e Gears of War: Judgement.
Outriders è un nuovo sparatutto fantascientifico in terza persona con una forte componente cooperativa, che potrà essere fruito da soli, in due o in tre giocatori. Sarà presente una campagna da circa 30 ore.
Giocheremo nei panni di un Outrider, un soldato d’avanguardia sul pianeta Enoch. I nostri poteri sono causati dalle tempeste della cosiddetta Anomalia che hanno influito sul nostro corpo mutandolo. I poteri saranno necessari per la sopravvivenza in questo pianeta ostile.
Le meccaniche di gioco sono un complesso ibrido tra shooter e GDR, configurando quindi un modello già visto in passato e di grande successo. Per sopravvivere su Enoch è necessario collezionare ed utilizzare svariate armi ed equipaggiamenti, nonché costruire veicoli per il movimento attraverso la raccolta di materiali.
È possibile inoltre personalizzare il nostro Outrider e selezionare una tra quattro classi, ognuna con abilità e caratteristiche uniche. La nuova opera di People Can Fly si pone dunque come un altro possibile competitor di Destiny 2 e The Division 2, tuttavia non avrà microtransazioni, lootbox o acquisti in-game.
Outriders sarà disponibile a fine 2020 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X, Xbox One e PC via Steam. Qui di seguito potete vedere il trailer di presentazione e tutti i video ufficiali mostrati durante la live: vi auguro buona visione e vi ricordo di rimanere sintonizzati su MMO.it per tutti gli aggiornamenti.
Siete interessati a questo nuovo promettente titolo?
Studente di Scienze Politiche e Sociali, Damians è appassionato di videogiochi, film, serie TV e fumetti. Ah e non dimentichiamo anche la musica e, ovviamente, la politica. Discute di queste cose in continuazione e ha sempre qualcosa da dire. Dentro MMO.it ha finalmente trovato lo spazio per continuare a parlare di ciò che gli piace senza assillare i passanti. Insomma, una fortuna per la quiete pubblica.
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