Il downgrade grafico di Warcraft 3: Reforged e i rimborsi negati ai giocatori avevano posto Blizzard sotto accusa in questi giorni, ma poi la software house ha cambiato completamente approccio, permettendo a tutti di ottenere addirittura rimborsi in modo automatizzato, disinnescando molti dei malcontenti.
Oggi, sui forum ufficiali americani, il community manager Kaivax ha pubblicato un lungo post per rispondere alle preoccupazioni dei giocatori e per fornire la versione di Blizzard riguardo alle ultimi polemiche.
Giocatori di Warcraft 3,
Abbiamo seguito le discussioni degli scorsi giorni e volevamo ringraziarvi per il vostro feedback e per il vostro supporto. Prima di tutto, vogliamo dirvi che siamo dispiaciuti per coloro di voi che non hanno avuto l’esperienza di gioco che desideravano, e volevamo quindi condividere i nostri piani per il futuro.
Ci sono state alcune ore durante il giorno di lancio nelle quali abbiamo avuto problemi di carico ai server […] ma siamo stati in grado di risolverli. A fronte di ciò, comunque, abbiamo anche avuto del feedback riguardanti disparati aspetti di Reforged sui quali vogliamo prenderci del tempo per fare chiarezza.
Prima di entrare nel merito, sappiate che il team è molto contento del fatto che W3 Reforged è ora tra noi e siamo pienamente intenzionati a supportarlo per molto tempo. Le prossime patch e aggiornamenti di cui discuteremo sono solo una parte dei nostri piani. […]
Uno dei problemi di Reforged riguarda la grafica quando si seleziona la Modalità Classica. Abbiamo individuato il bug che portava i colori e gli shader ad essere diversi da com’erano in Warcraft 3 originale e stiamo già testando un fix che verrà rilasciato insieme alla prossima grande patch. Ci aspettiamo di rilasciare la patch alla fine di questa settimana.
Questa patch di cui parla Kaivax risolverà alcuni problemi: innanzitutto, come detto, gli shader e i colori della modalità Classic, ma introdurrà anche migliorie all’interfaccia e metterà a posto alcune animazioni dei ritratti dei personaggi e certi bug dell’audio.
Un’altra area di preoccupazione riguarda le feature online come le leaderboard e i clan: un qualcosa che vale per tutti i giocatori di Warcraft 3, non solo per quelli che hanno comprato il Reforged.
Il team è duramente al lavoro per assicurare una transizione morbida al nuovo sistema MMR, come abbiamo fatto su StarCraft: Remastered.
Ci sono poi delle preoccupazioni di alcuni utenti che però non abbiamo ancora in programma di risolvere: durante la versione 1.30 del gioco originale, abbiamo visto che pochissimi utilizzavano i tornei e il ruleset Reign of Chaos, e così abbiamo rimosso sia gli uni che l’altro a metà del 2019, nella versione 1.31. Eliminare queste feature inutilizzate ha fatto sì che potessimo concentrarci sul supporto complessivo del gioco e sulle aree che impattano la maggior quantità di giocatori.
Per ciò che riguarda poi l’enorme polemica legata alle cutscene del gioco, che è partita dal video del palese downgrade di The Culling of Stratholme, Kaivax motiva la scelta in modo quantomeno curioso:
(Dopo il Blizzcon) Ci siamo resi conto del fatto che non volevamo che le cutscene fossero troppo diverse dal gioco originale. […] Volevamo preservare il vero spirito di Warcraft 3 e fare in modo che i giocatori potessero rivivere quei momenti indimenticabili proprio com’erano in origine (anche se ricostruiti con nuove animazioni e un’arte di maggior qualità).
Insomma, il downgrade delle cutscene nello specifico è giustificato dall’intenzione di voler far rivivere ai giocatori “i momenti indimenticabili” così com’erano nel passato. Detto così sembra che Blizzard sia la prima ad essere insoddisfatta della nuova resa grafica, visto che non rende giustizia ai “momenti indimenticabili” che l’engine originale di Warcraft 3 evidentemente riusciva a garantire maggiormente rispetto al nuovo dell’edizione rimasterizzata. Sarà.
Kaivax conclude infine assicurando ulteriormente ai giocatori che il supporto per Warcraft 3: Reforged sarà continuo e che gli sviluppatori lavoreranno incessantemente per migliorare le cose.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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