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Warcraft 3 Reforged: patch 1.32 live, Blizzard si tiene i diritti su tutte le mod

Warcraft 3 Reforged: patch 1.32 live, Blizzard si tiene i diritti su tutte le mod

Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato le critiche che hanno accompagnato il lancio ufficiale di Warcraft 3 Reforged: la riedizione dello storico RTS di Blizzard ha infatti scatenato un vespaio di polemiche nella community, tra numerosissimi problemi tecnici e bug che mettono in mostra un gioco ancora in beta, per non parlare dell’evidente downgrade che ha riguardato diverse cutscene della campagna.

Adesso Blizzard cerca di correre ai ripari con la pubblicazione su Battle.net della patch 1.32, un nuovo aggiornamento che introduce varie migliorie e risolve alcuni problemi. Anzitutto vengono reintrodotte le tre missioni prologo della demo di Warcraft 3 (Riders on the Storm, The Fires Down Below e Countdown to Extinction), mentre Dalaran, Silvermoon e Stratholme sono state migliorate a livello di grafica e design.

Inoltre la patch ricalibra la difficoltà generale, aggiunge un nuovo sistema di matchmaking, migliora il sistema di auto salvataggio, aggiorna i modelli dei personaggi della campagna e aggiunge il supporto ufficiale a varie lingue, cioè italiano, spagnolo, portoghese, cinese, francese, tedesco, coreano, polacco e russo. In aggiunta è ora possibile passare dalla grafica classica dell’originale Warcraft III a quella Reforged, e viceversa. Come se non bastasse, adesso i giocatori possono utilizzare il tradizionale layout dei tasti di scelta rapida, nonché collegare i vecchi account di Warcraft III per mantenere le proprie statistiche.

Insomma, questa lunga serie di fix e modifiche (qui le patch notes) dovrebbe chiaramente far capire che Warcraft 3 Reforged è uscito quando non era ancora completo nè rifinito. Blizzard ha promesso l’arrivo di altri aggiornamenti nei prossimi giorni, ma nel frattempo ha deciso di tutelarsi a livello legale, che non si sa mai.

Che cos’è successo? In pratica, la software house di Irvine ha aggiornato i termini e condizioni d’uso rispetto al titolo originale. In Warcraft 3 Reforged è presente una clausola che rende l’azienda proprietaria dei diritti di tutte le eventuali creazioni degli utenti. Queste sono legate al World Editor, che permette di personalizzare le partite fin nei minimi dettagli.

Chi conosce Warcraft III sa che esso ha fatto da base per moltissime mod amatoriali: alcune di queste hanno persino dato vita a nuovi generi, come nel caso di Defense of the Ancients, meglio noto come Dota, che è nato nel 2003 come una mappa custom per poi diventare un successo internazionale al di fuori della sfera d’influenza di Blizzard.

Per evitare situazioni di questo tipo, stavolta la compagnia si è mossa per mantenere i diritti su qualsiasi contenuto presente e futuro generato dagli utenti: questi potranno dunque realizzare delle modalità personalizzate e condividerle con la community, ma i contenuti creati rimarranno esclusivamente di proprietà del colosso americano.

Un estratto dell’EULA (i famigerati accordi di licenza con l’utente) recita quanto segue: “Viene garantita a Blizzard un’esclusiva, perpetua, globale, incondizionata, gratuita e irrevocabile licenza per consentire a Blizzard di sfruttare interamente le Partite Personalizzate (o tutto ciò ad esse collegabile) per ogni scopo e in qualunque maniera desiderata”, e ancora: “Una Partita Personalizzata non può essere venduta, licenziata o noleggiata da nessun soggetto al di fuori di Blizzard“.

La volontà dell’azienda di mantenere la totale proprietà intellettuale del prodotto è pur sempre un legittimo diritto di Blizzard, ma la dice lunga sui tempi in cui viviamo. Nel 2002, ai tempi di Warcraft III: Reign of Chaos, si pensava a produrre un bel gioco e basta.

Qui di seguito potete vedere un video che mette a confronto i filmati in CGI del gioco originale con quelli di Warcraft 3 Reforged (occhio agli spoiler). Che ne pensate di tutta questa situazione?

 

 

Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3

 

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