Ve lo ricorderete: Blitzchung era quel pro player di Hearthstone che aveva dato origine al Blizzardgate, uno dei più grandi scandali videoludici dei nostri tempi, dopo aver supportato esplicitamente le ragioni dei protestanti di Hong Kong, guadagnandosi un ban dai tornei di Hearthstone per ben sei mesi nel frattempo.
Oggi, il canale YouTube People Make Games ha rilasciato un’intervista con il pro-player, che ammette di aver corso un grande rischio nel parlare a favore dei manifestanti di Hong Kong (anzi, in realtà aveva fatto di più: aveva pronunciato una frase nota per essere il motto della rivolta), ma non si mostra minimamente pentito del suo comportamento.
“Se potessi tornare indietro”, ha detto, “rifarei le stesse cose, perché sono cose che vanno semplicemente fatte. Io dovevo comportarmi così”.
Dopo il ban, Blitzchung non ha nutrito sentimenti d’odio nei confronti di Blizzard. Al massimo si definisce “deluso”, e ha invece fatto leva sull’ingiustizia del ban comminato ai commentatori che gestivano l’evento.
Potete ascoltare l’intervista intera qui di seguito. Infine, se non siete aggiornati sulla vicenda, potete recuperare il nostro video recap sul caso che ha coinvolto Blitzchung e Blizzard.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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