Malgrado la riuscita ambientazione e le nuove zone ben ricevute dalla community, molti giocatori stanno incontrando difficoltà notevoli nel riuscire a fruire della patch 8.3 di World of Warcraft, Visions of N’Zoth (in italiano Visioni di N’zoth), disponibile sui server dal 15 gennaio.
La nuova patch è infatti piagata da numerosi bug e da feature probabilmente fatte di fretta, al punto che qualcuno si sta domandando se questo non sia il risultato di quegli 800 licenziamenti che un anno fa avevano lasciato a casa un sacco di impiegati Activision Blizzard.
In particolare, tra Reddit e il forum ufficiale si rilevano problemi riguardanti l’asta (l’auction house), per cui alcuni oggetti, specie se vengono messi in stack, spariscono nel vuoto, o soltanto una parte di essi viene venduta e dà remunerazione al giocatore, mentre l’altra scompare.
Ci sono poi problemi legati al completamento di dungeon e in generale di gameplay, tra i quali si osserva il completamento delle Visioni a volte dato soltanto al party leader quando si è in un gruppo o in party sync, disconnessioni frequenti per il Demon Hunter havoc che utilizza Fel Rush, e molte zone del mondo (specie nelle Visioni) buggate, attraverso le quali si cade nel vuoto dopo aver usato alcune abilità di movimento e di salto o di carica.
Una parte di giocatori si è anche lamentata della natura di alcune nuove quest e del fatto che c’è un discreto grind per le reputazioni, nonché un passo indietro sulla qualità di vita per gli alt.
Di seguito potete vedere il video di BellularGaming, canale YouTube con oltre 500mila iscritti, secondo cui l’update 8.3 “è apparentemente la patch più buggata mai rilasciata finora”. Voi avete già provato Visioni di N’zoth?
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Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3, Fonte 4
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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