CD PROJEKT RED ha annunciato con un comunicato stampa che la quarta espansione di GWENT: The Witcher Card Game è ora disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Merchants of Ofir, questo il nome, aggiunge oltre 70 carte basate su un tema medio-orientaleggiante: la landa di Ofir, appunto, già conosciuta, seppur di sfuggita, in The Witcher 3: Hearts of Stone.
Una nuova interessante aggiunta è rappresentata dagli Stratagemmi: una tipologia inedita di carte che, quando viene aggiunta in un mazzo, determina un bonus unico che il giocatore otterrà giocando per primo in un match.
Sono stati anche introdotti gli Scenari, carte di tipo artefatto che si evolvono in base alle azioni del giocatore. Inoltre, fa sapere CD PROJEKT RED, “chiunque effettui l’accesso su GWENT prima del 16 dicembre ore 11:59 riceverà un barile omaggio, contenente 5 carte di Merchants of Ofir. Nel negozio del gioco sono presenti offerte a tempo limitato con barili e ornamenti dell’espansione”.
Merchants of Ofir sarà poi contenuta all’interno della versione di GWENT su Android, che dovrebbe vedere la luce nel primo quarto del 2020.
Pochi giorni fa la compagnia polacca ha invece annunciato la fine del supporto per le versioni console del titol, a causa del fatto che PC e dispositivi mobile sono le piattaforme più popolari. A partire da oggi, 9 dicembre 2019, GWENT non sarà più disponibile su PlayStation 4 e Xbox One.
I giocatori console hanno la possibilità di trasferire i progressi e gli acquisti sul proprio account GOG per utilizzarli su PC, iOS e presto Android. L’offerta sarà valida fino al 9 giugno 2020.
Qua di seguito potete vedere il trailer ufficiale di Merchants of Ofir. Infine, se siete interessati potete leggere la nostra recensione di GWENT e di Thronebreaker: The Witcher Tales.
Fonte 1: comunicato stampa, Fonte 2, Fonte 3
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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