Anche in occasione della BlizzCon 2019 continua la querelle circa la decisione di Blizzard di sospendere il giocatore professionista Chung “Blitzchung” Ng Wai. Il giocatore è reo di aver manifestato il proprio sostegno a Hong Kong alla fine del torneo Grandmasters di Hearthstone.
Come annunciato nelle scorse settimane, durante la cerimonia d’apertura molti attivisti dell’organizzazione no-profit Fight for the Future si sono mobilitati per distribuire, ed invitare a indossare durante le varie conferenze, magliette rappresentanti Mei, personaggio di Overwatch diventato simbolo della protesta, mentre sventola una bandiera di Hong Kong.
There is a very passionate group of people handing out "Free Hong Kong" t-shirts by the entrance of #BlizzCon2019 pic.twitter.com/xi7L2H50zI
— Zorine 'harli' Te (@Zorine) November 1, 2019
Le rivendicazioni di Fight for the Future sono mirate ad ottenere la libertà d’espressione ed i diritti civili senza causare danni nei confronti del personale e dello staff di Blizzard.
All’inizio della cerimonia d’inaugurazione il presidente Blizzard J. Allen Brack ha speso qualche minuto per fare delle dichiarazioni sull’argomento affermando:
Blizzard had the opportunity to bring the world together in a tough Hearthstone E-sports moment about a month ago. We did not. We moved too quickly in our decision-making and then to make matters worse, we were too slow to talk to all of you.” […] “When I think about how most unhappy I am, I think about two things. We didn’t live up to the higher standards we set for ourselves. Second, we failed in our purpose. For that, I am sorry, and I accept accountability.”
In conclusione, Brack sembra essersi assunto tutta la responsabilità degli eventi accaduti in questo mese. Dal suo messaggio si percepisce inoltre l’intenzione da parte di Blizzard di rispettare il diritto di ogni giocatore ad esprimersi.
Tante belle parole, ma sul lato pratico è ancora tutto da vedere. Vi lasciamo con il discorso integrale di J. Allen Brack.
sabawalker vede nei videogiochi una necessità sociale. È convinto sia fondamentale far comprendere a tutte le fasce d’età le potenzialità del medium videoludico. CS:GO, Overwatch e Apex Legends sono alcuni titoli che hanno animato lunghe e focose sessioni di try harding online. Vede negli FPS la più fedele trasposizione elettronica delle competizioni professionali e crede che gli eSport non saranno solo più intrattenimento per un pubblico nerd.
Quoto da youtube
“We didn’t live up to the high standards that we really set for ourselves” I didn’t know that respecting human rights was considered as “high standards”.