Benvenuti in una nuova puntata di MMO-Question! Oggi torniamo alla carica con uno scottante quesito, più che mai legato alle vicende d’attualità.
Tra poco più di una settimana, dal 1° al 3 novembre, si terrà la BlizzCon 2019, convention tutta dedicata ai prodotti Blizzard. Molti sono gli annunci attesi da parte della compagnia di Irvine, che dopo la deludente edizione dell’anno scorso potrebbe tentare di tornare alla ribalta con una manifestazione piena di botti e fuochi d’artificio.
Come vi abbiamo riportato su queste pagine, si rincorrono insistenti rumor sull’annuncio di Diablo 4, di un’edizione remastered di Diablo 2, della prossima espansione di World of Warcraft e persino di Overwatch 2… Tutto questo, però, potrebbe non bastare.
Blizzard si trova in grande difficoltà a seguito del caso Blitzchung e di tutte le pesanti polemiche che sono seguite al ban del pro player di Hearthstone, che si era dichiarato a favore delle proteste di Hong Kong. La risposta ufficiale del colosso americano, giunta tramite il presidente J. Allen Brack, ha se possibile peggiorato la situazione invece di migliorarla, a causa di alcune dichiarazioni piuttosto contraddittorie contro cui il web si è subito scagliato con ferocia. Blizzard è stata accusata di essere troppo sottomessa alla Cina e al suo enorme mercato per motivi puramente economici, e di non tutelare la libertà di parola che noi occidentali riteniamo sacra.
Noi non siamo qui per giudicare, ma per riportare i fatti. Ebbene, lo scandalo rinominato Blizzardgate si è allargato a macchia d’olio andando ben oltre i videogiochi, al punto da spingere persino un gruppo di politici americani bipartisan a scrivere una lettera critica nei confronti di Blizzard, mentre Nintendo si è discostata dalla compagnia non supportando l’evento di lancio di Overwatch su Switch e rimborsando il gioco a chiunque lo richiedesse.
Nel frattempo migliaia di utenti hanno dichiarato di voler cancellare i propri account Battle.net. Non solo: diversi gruppi online stanno organizzando una protesta dal vivo, che si terrà proprio ad Anaheim nei giorni della BlizzCon.
Alla luce di tutto questo diventa perciò interessante capire quante persone abbiano intenzione di boicottare Blizzard, non acquistando nuovi titoli o abbandonando quelli già usciti, e se la software house ne otterrà realmente un danno.
Qui di seguito potete guardare il video recap di Asczor sulla vicenda, ma soprattutto ci interessa sentire la vox populi, nei commenti a questo articolo, sulla nostra pagina Facebook o sul nostro server Discord.
Allora, avete intenzione di boicottare Blizzard, adesso o in futuro? Dite la vostra!
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Ohibò ormai son anni che la Blizzard si sta boicottando da sola convinta che l’utenza sia fatta di soli fanboy senza anima, disposti ad accettare ogni cosa come se fosse oro. Nessuna vera novità all’orizzonte, espansioni di WoW ormai stanche e sfinite, un MOBA messo nel dimenticatoio, un Heartstone sempre più dominato dall’RNG, un Diablo mobile mobile ed Overwatch che se adesso è vero che vogliono farne un 2 mi sembra una presa per il culo specie per un titolo only multiplayer ;\
Li ho boicottati da quasi 2 anni per via del loro scarso impegno nel curare i loro IP che tanto ho amato fin da quando ero ragazzino. Questa vicenda recente invece è un motivo in più per continuare a boicottarli.