Disponibile da pochissimi giorni, Astellia Online ha già trovato pane per i denti dei suoi appassionati, che devono difenderlo da più fronti dall’accusa di pay to win.

Due sono le accuse principali. La prima: l’eccessivo svantaggio dato a chi ha acquistato un founder’s pack, soprattutto quello particolarmente costoso. La questione sta nel fatto che oggi è possibile acquistare dei pacchetti molto più convenienti di quelli che erano disponibili in fase di accesso anticipato e preorder. I vantaggi dati ai nuovi pacchetti sembrano notevoli: rispetto ai pack di early access danno, tra le altre cose, un anello, più slot per l’inventario, un buff di 30 giorni all’XP. Nessuno di questi vantaggi era presente nei pacchetti di early access, neppure in quello da 100€.

Inutile dire che tutti quelli che hanno preacquistato il gioco, magari comprando pure il pacchetto più costoso, si sentono defraudati di fronte alle orde di niubbini che mollano 80€ per il pack migliore e ottengono pure più roba di loro.

Effettivamente la scelta sembra proprio illogica: non si capisce come mai penalizzare chi ha supportato il gioco fin dalle sue battute embrionali e dare dei vantaggi a quelli che sono saliti soltanto alla fine sul carro del gioco.

La seconda delle problematiche che vengono fatte notare ricorda molto quello che si è già verificato su Black Desert Online: il cash shop del gioco pare offrire convenienze a più non posso, possibilità di ottenere resurrezioni istantanee, scroll dell’esperienza, soldi del gioco per soldi veri e costumi con statistiche eccellenti bloccati dietro un paywall.

Tuttavia, a ciò gli appassionati rispondono dicendo che il discorso del pay to win al massimo si può applicare a taluni costumi che danno statistiche bonus, ma per il resto si tratta soltanto di vantaggi di convenienza. In molti negano la natura pay to win di Astellia, dicendo che si risolve tutto in un mare di convenienza e pure i costumi tanto odiati alla fine non fanno nessuna differenza.

Al momento intuire chi ha ragione è molto complicato: vi terremo pertanto informati sui prossimi sviluppi della questione.

Fonte 

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.