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Apex Legends propone soluzioni contro il cheating da mettersi le mani nei capelli

Apex Legends propone soluzioni contro il cheating da mettersi le mani nei capelli

Apex Legends ammette di avere un problema di cheating. D’altra parte, essendo il titolo free-to-play, esso permette la creazione di account a ripetizione e non presenta una barriera economica all’ingresso: chi vuole barare, dunque, ha gioco facile e le eventuali conseguenze sono limitate.

In un post su Reddit, il community manager Jay Frechette ha dato ragione ai giocatori che si lamentavano del cheating diffuso, e ha promesso non solo consapevolezza ma anche soluzioni da parte di Respawn Entertainment:

Siamo a conoscenza delle segnalazioni dei cheaters, soprattutto in Ranked. Questo è stato un argomento caldo lungo tutta questa settimana quindi vogliamo chiarire che cosa intendiamo fare per combattere il cheating.

E così, Frechette ha illustrato quali sono i piani di Respawn per combattere il fenomeno: laddove è possibile, bannare immediatamente i cheater con algoritmi di machine learning. Questa è una soluzione drastica, rischiosissima e priva di garanzie per i giocatori, che sono sottoposti all’arbitrio di un software di intelligenza artificiale.

Difficilmente in Europa, per fortuna, questo sistema verrà implementato: il GDPR obbliga infatti a non sottoporre le persone a decisioni esclusivamente automatizzate, qualsiasi esse siano.

E allora, come si può fare? La soluzione è piuttosto semplice: fare in modo che i cheater combattano contro altri cheater, attraverso un matchmaking “ad hoc” a cui si viene reindirizzati una volta che il proprio account è sospettato di cheating.

Anche questa è una soluzione francamente ottocentesca che non offre alcuna garanzia ai giocatori. Anzi, la motivazione per cui è stata proposta è puramente economico/giuridica: in molti paesi, tra i quali, di nuovo, l’Europa, bannare i giocatori per sempre non è consigliabile. Infatti essi hanno pagato per il gioco e sono tutelati da norme, per la verità molto vaghe, che gli consentirebbero di fare causa a chi privasse loro dell’accesso al titolo per cui hanno speso dei soldi.
Consentendo ai presunti cheater di giocare lo stesso, ma solo con altri cheater, Respawn vuole togliersi di mezzo questa grana legale.

L’unica cosa buona che Jay Frechette ha annunciato è “l’aumento di risorse per l’accertamento del cheating, siano esse uomini o tecnologie”. Effettivamente, nel corso degli anni il controllo umano è sempre stato il miglior sistema per decidere se punire o no i giocatori accusati di cheating. Chiaramente, anch’esso ha dei difetti: nessun essere umano è perfetto, tuttavia è senz’altro meglio che affidarsi esclusivamente ad un algoritmo.

Ma Frechetteche evidentemente era in vena di dire boiate, ha nel suo post anche espresso il desiderio che i giocatori su Reddit postassero lì i video dei presunti cheater: come a dire, che la caccia alle streghe abbia inizio.

Insomma, le idee di Respawn per fermare l’epidemia di bari su Apex Legends sono da una parte affidarsi a meccanismi degni del Grande Fratello di Orwell, e dall’altra contare sulle persone che denuncino e umilino il proprio vicino, indipendentemente dalla sua innocenza o colpevolezza.

Ci auguriamo, per il futuro del gioco, che le soluzioni proposte rimangano su carta: quelle proposte sarebbero un pessimo esempio per l’industria.

 

Fonte

 

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