Dispiace quasi continuare ad occuparsi di Anthem in termini negativi, ma BioWare ne ha combinata un’altra delle sue.
L’atteso evento Cataclisma (o Cataclysm), ricorderete, era stato posticipato già ad aprile a data da destinarsi. Tuttavia, recentemente sui server ufficiali è stata resa disponibile una nuova Challenge (l’equivalente degli achievement) chiamata The Oncoming Storm (“La tempesta imminente”). Molti giocatori hanno visto in questa aggiunta una sorta di preludio al rilascio di Cataclisma, e fremevano, volenterosi di giocarlo. Il consenso generale era che questo achievement avrebbe fatto da introduzione all’aggiornamento, che sarebbe seguito con la prossima patch.
Peccato che fosse un bug.
Dopo un post su Reddit riguardante proprio questo achievement, il community lead Andrew Johnson di BioWare, ha così scritto in risposta a un utente su Twitter:
Un cambiamento è andato live oggi, ma era previsto per una data leggermente più avanti nel tempo. Questo cambiamento è stato ora rimosso e corretto. Ci scusiamo per la confusione.
Inutile dire che questa giunge come l’ennesima delusione per una già tormentata community, che si è nuovamente divisa.
C’è chi urla allo scandalo e chi invece, più ottimista, ritiene che le parole di Andrew Johnson siano buone notizie: la data di uscita ufficiale è stata infatti espressa come “leggermente” più avanti nel tempo. Di conseguenza, non dovrebbe poi mancare molto all’atteso aggiornamento, o, almeno, all’inizio del suo prologo.
Vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità su Anthem. Potete leggere il tweet dello sviluppatore qui di seguito.
A change went live today that was intended for a slightly later date. That change has now been corrected. Sorry for the confusion, Freelancers. https://t.co/H2KsbVUsBv
— Andrew Johnson (@UNTDrew) July 15, 2019
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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