La prossima settimana i server di World of Warcraft si aggiorneranno con Rise of Azshara, l’ultima patch per il famoso MMORPG di Blizzard.

Oggi sono state rilasciate numerose informazioni sui cambiamenti che verranno apportati al gioco. Il team di sviluppo ha infatti pubblicato le lunghissime patch notes e una “guida pratica” (in inglese, Survival Guide) sotto forma di video.

Tra i cambiamenti, come già abbiamo avuto modo di riportare un paio di giorni fa, si annoverano i seguenti:

• Due nuove zone da esplorare, Nazjatar e Meccagon.
• Armature Retaggio per Gnomi e Tauren.
• Il nuovo sistema delle essenze per il Cuore di Azeroth
• Il nuovo Equipaggiamento Bentico o Benthic Gear.
• Una nuova incursione, il Palazzo Eterno di Azshara, con otto boss.
• Un nuovo megadungeon con otto boss, fra cui Re Meccagon.
• Molte nuove cavalcature, pet e oggetti cosmetici a tema Naga.
• Nuove Scorrerie sulle Isole, Snowblossom Village (a tema Pandaren) e Crestfall (da Warcraft II).
• Fronti di Guerra Eroici: potranno essere giocati da gruppi di almeno 10 giocatori, offriranno meccaniche diverse dalla versione normale e ricompense mitiche.
• Con il completamento di “Ricognizione di Battle for Azeroth, Parte 2” si sbloccherà la possibilità di volare su Zandalar e Kul Tiras.
• La storia di Sylvanas, Faucisaure, Jaina, Anduin e Magni continuerà con la Campagna di Guerra.
• Nuove fazioni amiche e nemiche, tra cui tipi inediti di Naga.
• Diversi contenuti rigiocabili con eventi e missioni del passato di World of Warcraft, dall’Isola Senza Tempo fino a Burning Crusade.

Ricordiamo che la patch 8.2 sarà disponibile sui server europei dal prossimo 26 giugno. Inoltre la Stagione 3 del PvP inizierà poche settimane dopo l’uscita dell’aggiornamento.

Potete vedere la Guida pratica di Ascesa di Azshara qui di seguito.

Fonte 1, Fonte 2

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.