Le presentazioni dell’E3 2019 si sono ormai concluse. Nonostante qualche delusione e alcuni assenti di troppo (sintomo di una generazione di console ormai a fine ciclo), tantissimi sono stati gli annunci e i reveal che sono giunti in questi giorni dalla fiera losangelina.
Contando anche il fuso orario invertito (gran parte delle presentazioni si tengono quando in Italia è notte fonda) è difficile per chiunque stare al passo con questi ritmi forsennati, e anzi si rischia di perdere l’orientamento come in mezzo a un mare in tempesta. Per fortuna noi di MMO.it veniamo in vostro soccorso con un maxi-recap delle principali novità. In questa pagina potete quindi trovare un riassuntone delle conferenze di Google Stadia, Electronic Arts, Xbox, Bethesda, PC Gaming, Ubisoft, Square Enix, Nintendo e Sony… ah no, Sony quest’anno non ha neanche partecipato all’E3.
Per ogni notizia metteremo il link alla nostra news, se ne abbiamo parlato, o al relativo trailer video. Iniziamo dunque, e prepariamoci a ballare!
Conferenza Google Connect
La conferenza di Google ha anticipato l’E3 vero e proprio di qualche giorno. Nell’occasione il colosso di Mountain View ha svelato (quasi) tutti i dettagli su Stadia, la nuova piattaforma di cloud gaming in uscita a fine 2019. Oltre all’annuncio della prossima espansione e della versione free-to-play per Destiny 2, la vera bomba è stata il reveal di Baldur’s Gate 3, che ha confermato i rumor delle scorse settimane e mandato in estasi i fan di questa storica saga. A parte questo, però, la presentazione di Stadia non ha convinto fino in fondo, sia per le modalità di fruizione che per i (pochi) giochi inclusi nel pacchetto al lancio.
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Conferenza EA
Con l’EA Play sono iniziati i veri problemi: una conferenza dai ritmi lenti e contraddistinta da un approccio comunicativo fintamente “giovane”, con fastidiosissimi presentatori entusiasti ed euforici per qualsiasi cosa, intenti ad abbracciarsi e darsi il cinque sul palco. In realtà le novità, se si tolgono gli schiamazzi e le frasi da PR, sono state ben poche: protagonista dell’evento è stato Star Wars Jedi: Fallen Order, action adventure single player sulla falsariga di Uncharted. Il titolo in uscita a novembre, però, ha lasciato freddi molti spettatori, a causa di fasi eccessivamente scriptate e lineari, un’IA appena basilare e un gameplay che, visto così, sembra sinceramente banalotto. Da Respawn e da un gioco a marchio Star Wars ci si aspetta molto di più.
Male anche la presentazione di FIFA 20, che è stato annunciato con un trailer in CGI senza uno straccio di gameplay. Peccato che in gioco di calcio sia proprio quello che conta…
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Conferenza Xbox/Microsoft
Dire che la conferenza Xbox sia stata fallimentare sarebbe fuorviante, tuttavia in molti si aspettavano qualcosa in più dalla casa di Redmond. Microsoft poteva e doveva approfittare dell’assenza di Sony per fare i fuochi d’artificio, invece è apparsa un po’ col freno tirato. Sul palco si è visto troppo poco gameplay e troppi assenti illustri, tra cui Age of Empires 4 (basta remastered dei vecchi classici!), il reboot di Fable, quello di Perfect Dark e nuove espansioni per Sea of Thieves.
Il momento più alto della serata è stato senza dubbio il reveal di Cyberpunk 2077 con la comparsa ad effetto di Keanu Reeves, che ha fatto impazzire l’internet. A livello di marketing e comunicazione la scelta del testimonial da parte di CD Projekt Red è stata semplicemente perfetta. Interessante anche l’annuncio a sorpresa di Flight Simulator e quello (meno a sorpresa perché leakato nei giorni precedenti) di Elden Ring, il nuovo ambizioso titolo di FromSoftware e George R.R. Martin.
In generale ha sicuramente influito il già citato fatto di trovarsi a fine generazione, con Microsoft che ha ormai dirottato tanti studi, risorse e investimenti sulla next-gen. E infatti la conferenza si è conclusa con lo sguardo rivolto verso il futuro, a Xbox Scarlett e Halo Infinite, entrambi in uscita a fine 2020. Insomma, per i fuochi d’artificio è tutto rimandato al prossimo anno.
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Conferenza Bethesda
Dispiace dirlo, ma la conferenza E3 di Bethesda è un esempio di ciò che non va nell’industria videoludica odierna: giochi pubblicati male e corretti con update successivi, pubblicità in CGI che non c’entrano nulla col gioco vero e proprio, draghi ficcati ovunque, battle royale a caso, riciclo continuo di idee e asset, titoli mobile con microtransazioni aggressive, improbabili giochi per VR, l’ennesimo servizio di game streaming non richiesto e uno stuolo di fan urlanti in estasi per qualsiasi cosa… A differenza dell’anno scorso, poi, non sono stati mostrati nè Starfield nè The Elder Scrolls VI, per un’azienda che sembra star affrontando una profonda crisi di rinnovamento.
Per fortuna ci ha pensato Doom Eternal, con relativa data di uscita, a salvare una conferenza che altrimenti avrebbe potuto essere definita disastrosa… Ma che fatica.
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Conferenza PC Gaming
Paradossalmente, una delle conferenze meno attese è stata anche una delle migliori dell’E3 2019. Alla conferenza dedicata al PC Gaming abbiamo visto ciò che è un po’ mancato nelle altre, ovvero tanto, tanto gameplay. Una carrellata durata oltre due ore con giochi di tutti i tipi, dagli sparatutto a tema zombie ai gestionali, dagli horror fino ai survival sandbox, di cui per motivi di spazio vi elenchiamo soltanto i principali.
Menzione speciale per l’annuncio a sorpresa di Evil Genius 2 (il primo capitolo era una perla) e per il primo scorcio di gameplay di Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2, uno dei titoli più attesi del prossimo anno dagli appassionati di GdR.
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Conferenza Ubisoft
Senza tanti giri di parole, l’evento organizzato da Ubisoft non ci ha convinto. I nuovi titoli svelati dal publisher francese non sono certo giochi da strapparsi i capelli o far gridare al miracolo. Se escludiamo l’annuncio di Uplay+, poi, gran parte della conferenza è stata dedicata al supporto di titoli già esistenti, come For Honor e The Division 2. Non solo sono mancati Skull & Bones e Beyond Good and Evil 2 (ormai simili a dei vaporware), ma non è giunta nessuna bomba, nessun reveal dirompente tipo, chessò, un nuovo Splinter Cell o Prince of Persia.
Come se non bastasse, la conferenza si è conclusa con un torneo a Rainbow Six Siege tra due team di streamer/influencer: una parentesi di un’ora intera, che ha completamente ammazzato il ritmo della conferenza e di cui avremmo fatto volentieri a meno.
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Conferenza Square Enix
La casa giapponese ha imbastito una conferenza solida, curata e al tempo stesso “furba” nel dosare nostalgia e novità. L’elemento nostalgico è stato protagonista di buona parte dell’evento, tra Final Fantasy VIII Remastered e soprattutto Final Fantasy VII Remake, che secondo molti giornalisti che hanno potuto provarlo si pone come uno dei titoli più convincenti di tutta la fiera losangelina. Il rifacimento dell’opera del 1997 stupisce per la rinnovata veste grafica e per un combat system ibrido, a metà strada tra un sistema tattico e un altro più action.
Non è però tutto oro quello che luccica, e ci sono dei dubbi da tenere seriamente in considerazione, in particolare relativi alla natura episodica: sappiamo che nel marzo 2020 verrà pubblicato il primo episodio del remake. Esso sarà interamente ambientato a Midgar e includerà solo una piccola parte del gioco originale. Questo vuol dire che ci aspettano almeno altri tre, forse quattro capitoli. Gli sviluppatori hanno dichiarato che non hanno ancora stabilito in quanti episodi totali sarà diviso il gioco, ma ogni episodio verrà venduto separatamente. Capite dove voglio arrivare? Siccome ogni episodio verrà venduto a prezzo pieno, c’è il rischio che per avere accesso al pacchetto completo di FFVII Remake si dovrà pagare qualcosa come 200 euro, una cifra francamente spropositata. Inoltre, se ogni parte uscirà a distanza di un anno, realisticamente il progetto sarà completo nel 2023, forse anche 2024. Il fatto che Square Enix non abbia ancora diradato i dubbi su questo aspetto della produzione è piuttosto grave.
Da segnalare anche la chiusura di conferenza dedicata al reveal di Marvel’s Avengers: A-Day, il nuovo gioco tripla A sviluppato da Crystal Dynamics ed Eidos Montréal. Qui i giocatori potranno impersonare Capitan America, Iron Man, Hulk, Vedova Nera e Thor, in un action adventure epico con una narrazione dal taglio cinematografico. Occhio a non pensare che si tratti del solito single player, però: Marvel’s Avengers potrà essere giocato anche in cooperativa online e addirittura userà la formula del Game as a Service, quindi verrà aggiornato come un MMO, con nuove store e release periodiche. Considerando gli incassi miliardari e il successo nel grande pubblico dei cinecomic Marvel, è facile prevedere che questo titolo venderà a vagonate.
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Conferenza Nintendo
Il sottoscritto non è un grande esperto dei titoli della grande N, tuttavia è innegabile che l’azienda di Kyoto abbia fatto centro laddove tanti hanno fallito: il Nintendo Direct è stata una conferenza vivace e scoppiettante, sospesa tra un passato glorioso e sogni futuri. Tanti annunci, tantissimo gameplay, pochi tempi morti e una bomba finale: l’annuncio che il sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild (game of the year 2017) è attualmente in sviluppo. Applausi. Sipario.
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E voi siete soddisfatti di questo E3? Quali annunci vi hanno emozionato e quali, invece, vi hanno lasciato freddi? Fateci sapere la vostra!
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
In effetti non vedo nuove categorie di acquirenti di GPU, a parte le nuove auto con il pilota e la robotica, settori molto limitati.
Nintendo bomba.
A seguire Microsoft che ha azzeccato i tempi e il fattore release date, ma zero gameplay.
Tutti gli altri in coda.
Mi ha sorpreso in positivo Watch Dogs… forse il primo davvero ad stuzzicarmi.
Zelda BotW2 bomba indiscussa e imprevista. Ho guardato un po’ di live e reaction video… tutti partivano a dire “Bayonetta” o “Metroid”.
Nessuno, dico nessuno, si sarebbe mai aspettato un seguito a 2 anni di distanza.
Imho, esce l’anno prossimo. Se si va a vedere la storia del primo BotW mostrato all’E3 2014, c’era l’intenzione di rilasciarlo nel 2015, salvo poi rimandare per motivi tecnici (aka Switch) e quindi portare in là la data di rilascio.
Si preannunciano mesi intensi.
Ma stadia non rischia di uccidere il mercato del pg da Gaming?? Nvidia e company come reagiscono a questo?
Non penso ucciderà nulla. Il reveal di Google Stadia è stato abbastanza deludente, molti giocatori che erano interessati si sono già ricreduti.
Ciò non toglie che Microsoft, Sony e Nvidia stanno un po’ tutte lavorando su dei servizi propri di game streaming.
Personalmente ho trovato Stadia in linea con le mie aspettative, poi se qualcuno si fa i viaggi sono anche problemi suoi. Gylt ad esempio mi sembra carino, e a me piacciono gli horror-rompicapo alla little nightmares.
@FF7-remake Hmmm-mmm.
Sicuramente il prezzo sarà più alto del singolo gioco, però nulla vieta alla SE di far pagare la parte2-parte3-parteN come un DLC e non come gioco completo (ipotesi eh).
L’originale è mastodontico, rifarlo tutto in una botta (dopo un reset, ricordiamolo) è un rischio economico che non si vogliano prendere –> credo che vogliano finanziare la parte2 con le vendite di parte1 osservando anche la risposta della clientela ad un gioco riadattato, ma con delle tematiche della mia generazione (20+ anni fa), non dei ragazzi attuali.
Eh, però il problema è che i giochi inclusi in Stadia al lancio sembrano pochini e non troppo interessanti (escluso Baldur’s Gate 3 e Doom Eternal), quindi se devo pagare l’abbonamento Stadia Pro + ogni gioco che compro, tanto vale che uso la versione gratuita di Stadia.
Per quanto riguarda Square Enix, certo, potrebbero far pagare gli episodi successivi di FFVII come DLC. Ma qualcosa mi dice che non lo faranno :D
nVidia ha trovato un mercato molto piu’ attraente del consumer gaming. E per quanto non credo rinneghera’ tanto presto le sue radici, e’ gia’ evidente un deciso cambio di “focus” aziendale, verso soluzioni e prodotti dai margini di profitto di gran lunga maggiori che l’ennesima GeForce…
Ti riferisci al mining?