Ebbene sì: anche su Fallout 76 gli sviluppatori hanno sentito l’irrefrenabile bisogno di introdurre una modalità battle royale. Svelata durante la conferenza Bethesda dell’E3, essa sarà disponibile in anteprima già da oggi, 10 giugno, e si potrà fruire fino al 17 giugno.
Questa modalità gratuita, denominata Nuclear Winter, prende le mosse dal Vault 51, all’interno della quale manca un Overseer. Per decidere chi avrà il prestigioso ruolo, i giocatori si dovranno sfidare in un classicissimo battle royale a 52 giocatori.
Durante le stesse date (10-17 giugno), inoltre, sarà attiva una free trial di Fallout 76: i giocatori potranno quindi provare gratuitamente il titolo, così da vedere le nuove feature e farsi un’idea dello stato attuale del gioco.
Potete vedere il trailer di Nuclear Winter qui di seguito, ma non è tutto.
Insieme all’annuncio della battle royale, infatti, sono giunte notizie per Wastelanders, il prossimo grande aggiornamento gratuito che porterà numerosi contenuti inediti.
Al centro dell’aggiornamento ci sarà il ritorno degli NPC ed in generale degli uomini: dopo essere usciti dal Vault 76, infatti, i giocatori si trovano adesso in un mondo che improvvisamente viene popolato da persone, ciascuna “con le proprie ambizioni”. Starà ai giocatori decidere da che parte schierarsi, nell’ambito di un contenuto narrativo che peraltro propone dialoghi a cascata con numerose opzioni (alcune delle quali bloccate dietro perk e caratteristiche del proprio personaggio). Non mancherà poi una nuova main quest, nonché armi ed equipaggiamento inedito.
Potete vedere il trailer ufficiale di Wastelanders qui sotto, e restate connessi su MMO.it per tutte le news dall’E3 2019.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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