È ufficiale: World of Warcraft Classic, la versione vanilla di WoW che permetterà ai giocatori di rivivere le esperienze originali del triennio 2004-2005-2006, uscirà il 27 agosto 2019. In Italia i server apriranno a mezzanotte in punto.
Tutti gli abbonati a World of Warcraft potranno vivere l’esperienza originale del gioco pre-espansioni, senza costi aggiuntivi.
Gli abbonati possono iscriversi a una closed beta esclusiva a inviti, il cui inizio è previsto per il 15 maggio.
Per registrarsi alla closed beta basta andare sul sito ufficiale e cliccare su “Iscrizione alla beta”.
La versione di WoW sarà la patch 1.12.0, uscita inizialmente il 2 agosto 2006. Tutte le feature saranno presenti: dai raid da 40 agli eventi server-wide come l’apertura dei Cancelli di Ahn’Quiraj.
A partire dal 15 maggio alcuni giocatori di WoW saranno invitati a partecipare a una closed beta mirata su piccola scala. I giocatori avranno anche la possibilità di aiutarci a provare l’efficienza dei nostri server e delle nostre tecnologie attraverso una serie di stress test da maggio a luglio: iscriviti ora sulla pagina di gestione dell’account selezionando la beta di WoW Classic. Futuri stress test verranno estesi a un numero più alto di giocatori. Attueremo una serie di misure per assicurarci che i test siano veramente… stressanti!
Le date degli stress test previste ad oggi sono le seguenti:
- Stress test 1: mer 22 – gio 23 maggio
- Stress test 2: mer 19 – gio 20 giugno
- Stress test 3: gio 18 – ven 19 luglio
Ricordiamo che in WoW Classic si potranno creare fino a 10 personaggi per reame, per un totale di 50.
Non è tutto: per celebrare il quindicesimo anniversario del gioco Blizzard ha annunciato una nuova edizione da collezione, la 15th Anniversary Collector’s Edition, che sarà disponibile dall’8 ottobre 2019 al prezzo di 99,99€. Potete leggere tutti i dettagli di questa principesca edizione nella nostra news.
Allora, giocherete alla versione classica di WoW?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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