Iceborne, la prima grande espansione di Monster Hunter World, uscirà il 6 settembre 2019 per Xbox One e PS4. Essa introdurrà un nuovo mondo di ghiaccio, con mostri e location uniche e nuove, probabilmente dando nuovo lustro alle armi da fuoco che nel gioco base sono decisamente sottovalutate.
I giocatori PC dovranno invece aspettare: si parla di una release “invernale” per chi gioca via Steam.
Intanto, anche sui server ufficiali PC è finalmente arrivata la patch che aggiunge il crossover con l’universo di The Witcher. Geralt di Rivia, infatti, arriva nel mondo di Monster Hunter World attraverso uno dei tanti portali presenti nelle sue zone. Egli porta con sè una nuova quest e dei nuovi mostri, nonché nuovo equipaggiamento da craftare (l’armatura di Geralt e di Ciri).
Purtroppo, bisogna segnalare come la nuova quest sia completabile soltanto in single player – in barba alla dimensione MMO di Monster Hunter World. I reward, comunque, sono interessanti: un gioiello d’attacco garantito se vengono completati tutti gli obiettivi secondari.
Durante la quest si vestiranno i panni di Geralt, e non del nostro personaggio cacciatore o cacciatrice solitamente utilizzato nel gioco. Una scelta, anch’essa, discutibile. Geralt può comunque equipaggiarsi con qualsiasi arma del gioco (archi compresi) e sconfigge i mostri anche grazie al suo segno Igni. In pieno stile The Witcher, durante la quest saremo portati a compiere alcune scelte che influenzeranno la conclusione della storia.
Malgrado questi difetti, vi ricordiamo che Monster Hunter World è attualmente inserito nella nostra lista dei migliori MMO sul mercato, e vale la pena stare all’occhio per l’uscita di Iceborne.
A tal proposito, potete vedere il trailer di gameplay dell’espansione qui di seguito.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Lascia una risposta