Nelle scorse ore Ubisoft ha annunciato il nuovo capitolo della sua saga di tactical shooter, Ghost Recon Breakpoint, accompagnato da un cinematic trailer e un video di gameplay.
Il gioco uscirà il 4 ottobre 2019 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Su computer sarà un’esclusiva Epic Games Store, come già successo per The Division 2. Il lancio sarà inoltre preceduto da una beta su tutte e tre le piattaforme: per avere la possibilità di partecipare è necessario registrarsi sull’apposito sito.
Rispetto ai capitoli classici della saga, Ghost Recon Breakpoint presenta un taglio decisamente action, con il personaggio principale, Nomad, che ammazza orde di nemici con le armi o a pugni. In ogni caso, il trailer lascia presumere che esistano anche delle meccaniche stealth.
Oltre al personaggio principale, specializzabile in quattro classi, si potranno controllare altri membri della sua squadra, dando origine ad azioni simultanee di discreto tatticismo. Si potranno, inoltre, utilizzare numerosi veicoli, sia terrestri che volanti.
Il titolo è ambientato su un’isola del Pacifico non meglio identificata, avrà una campagna single player giocabile in co-op ed una modalità PvP in cui tutti i giocatori saranno dotati della stessa forza, per questioni di bilanciamento.
Ubisoft ha poi fatto sapere che Ghost Recon Breakpoint sarà supportato da un’intensa campagna di aggiornamenti post-lancio, con nuove espansioni a pagamento ogni quattro mesi.
Il gioco è già preordinabile sul sito ufficiale, dove è possibile scegliere tra la Standard Edition, la Gold Edition e l’Ultimate Edition, che garantiscono tre giorni di accesso anticipato e diversi bonus in-game.
Di seguito potete vedere il trailer di annuncio ufficiale e il primo video di gameplay. Che ne pensate di Ghost Recon Breakpoint?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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