Fin dalla sua nascita nel 2012, Star Citizen è sempre stato un titolo discusso e divisivo. Adesso una nuova inchiesta di Forbes ne riassume la storia produttiva e cerca di far luce su molti aspetti dell’ambizioso progetto di Chris Roberts e Cloud Imperium Games.
Non si tratta, tuttavia, di un resoconto lusinghiero. Gli autori dell’articolo, Matt Perez e Nathan Vardi, suonano un campanello d’allarme, affermando che lo sviluppo del gioco è rallentato da problemi di “incompetenza e cattiva gestione su scala galattica”, nonostante la raccolta fondi abbia superato i 224 milioni di dollari.
Forbes denuncia i continui ritardi rispetto alla tabella di marcia e fa notare come Star Citizen stia raccogliendo denaro ad una velocità impressionante, ma altrettanto velocemente lo stia bruciando, al punto che 129 reclami dei consumatori sono già stati presentati alla Commissione Federale del Commercio americana (FTC):
“Qui non si tratta di una frode – Roberts sta davvero lavorando a un gioco – ma di incompetenza e cattiva gestione su scala galattica. Lo spreco disattento è alimentato dal denaro facile raccolto tramite il crowdfunding, un territorio del selvaggio West quasi del tutto privo di regolatori e leggi.
Forbes guarda poi ai precedenti progetti di Roberts, sia nei videogiochi che nel cinema, e scava anche nella sua vita personale, ma fa notare che “Roberts ha detto con enfasi che non si sta riempiendo le tasche con i fondi di Cloud Imperium, e che la raccolta fondi della compagnia è etica.”
I due giornalisti hanno inoltre intervistato 20 ex dipendenti di Cloud Imperium, tra cui Mark Day (già produttore di Wing Commander IV), il quale dichiara:
“Con l’arrivo del denaro, sono saltate fuori quelle che considero alcune delle vecchie cattive abitudini di Roberts – non essere super-focalizzato. Il progetto era sfuggito di mano, a mio parere. Mi riferisco alle promesse fatte (chiamatelo feature creep, chiamatelo come volete): ‘ora possiamo fare questo, ora possiamo fare quello’. Ero scioccato.”
Naturalmente Reddit si è subito scatenata alla pubblicazione dell’articolo. Non è comunque la prima volta che spunta un’inchiesta del genere su Star Citizen: ad esempio già nel 2016 Kotaku aveva pubblicato un lungo approfondimento in cui definiva il gioco “un progetto da sogno ingombrante e in continuo cambiamento”.
Insomma, che lo sviluppo di Star Citizen sia caratterizzato da ritardi, problemi tecnici e molta confusione non v’è dubbio, ed è anche evidente che il perfezionismo ossessivo di Roberts abbia fatto dilatare enormemente i costi e i tempi di sviluppo del titolo. Bisogna tuttavia segnalare che Star Citizen è tuttora giocabile nella sua versione 3.5 e, seppur ancora in alpha, è ben lontano dall’essere uno scam. D’altronde è anche vero che raramente si è visto un progetto di questa portata e innovazione tecnologica nella recente storia videoludica: quando si realizza qualcosa di mai tentato prima, ritardi ed errori di valutazione sono da mettere in conto.
Se siete interessati a Star Citizen, comunque, potete provarlo in prima persona, grazie alla settimana di prova gratuita annunciata ieri. Infine, non dimenticatevi di guardare la nostra gallery con le immagini più belle dalla galassia di gioco.
Che ne pensate? Secondo voi il progetto di Chris Roberts è davvero sfuggito di mano?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Scam Citizen, pero’ apprezzo queste free trial ogni tanto come tech demo/benchmark per testare i miei nuovi pc, quindi grazie! :D
Alla fine sono le stesse critiche che gli vengono mosse da anni… Evidentemente sono bravi a promuovere il loro prodotto visto che continuano a racimolare milioni.
La prova del nove l’avremo con SQ42 se davvero riescono a farlo uscire entro un paio d’anni.
Dunque…quando chi, come me, ha sempre espresso le medesime impressioni su vari forum e siti dedicati ai videogiochi, ecco che si veniva tacciati alla stregua di haters. Quando in realtà bastava solo un minimo di buon senso e logica per capire le mosse sconclusionate in atto. Ma, allo stesso modo di quando si è coinvolti in amori sbagliati e tossici, ne comprendo la difficoltà nell’essere oggettivi.
Secondo me sarà una scammata per quello che era stato promesso.
Arriveranno ad un punto in cui diranno: “Bene, ci stiamo mettendo troppo…rilasciamolo ufficialmente con la promessa dei contenuti chiave in futuro”.
Va a finire sempre cosi in questi casi…sopratutto con gli “indie” :D
Si salverà solo Squadron42….ma il gioco MMO rimarrà per gran parte solo sulla carta, e partirà la shitstorm.
Semplicemente l’articolo di Forbes è quanto più lontano dall’essere oggettivamente accurato e serio. Il sito non tratta di videogiochi e lo si vede, andando a inserire informazioni e manipolando quella che è l’immagine del gioco per farlo passare esattamente per ciò che non è. E avrei pure evitato, se permettete, di dedicarci una notizia.