Poco più di una settimana fa vi abbiamo raccontato della disputa tra Unity e Improbable: Unity aveva infatti modificato i suoi termini di servizio per quanto riguarda i servizi in cloud e interrotto il rapporto con Improbable, i creatori di SpatialOS. Quest’ultima è una piattaforma dedicata al multiplayer che viene utilizzata da molte software house, soprattutto indipendenti, per supportare centinaia di giocatori su un server di gioco.
Di conseguenza, non potendo più fare affidamento sulla tecnologia di cui sopra, decine di MMO che usano SpatialOS si sono trovati improvvisamente a rischio chiusura, da Worlds Adrift a Fractured. Una situazione potenzialmente drammatica per l’industria MMO, al punto che Improbable aveva deciso di allearsi con Epic Games, i proprietari dell’Unreal Engine, così da stanziare un fondo da 25 milioni di dollari per aiutare gli sviluppatori danneggiati dalla decisione di Unity.
Fortunatamente, però, ora sembra che le divergenze si stiano appianando. Unity ha infatti deciso di fare un parziale dietrofront: sul blog ufficiale il CTO e co-fondatore Joachim Ante ha dichiarato che gli sviluppatori sono proprietari dei contenuti dei loro giochi e hanno il diritto di metterli ovunque. Ante ha ammesso che l’ultimo cambio dei termini di servizio da parte di Unity non rifletteva questo principio. Ora la sezione relativa al cloud permette quindi agli sviluppatori di utilizzare qualsiasi software di terze parti. Alcuni saranno supportati ufficialmente da Unity, mentre altri no.
“L’unica differenza è che con il supporto ufficiale capiamo la tecnologia. Ci assicuriamo che il servizio e Unity lavorino meglio assieme per il bene degli sviluppatori. Garantiamo anche che il servizio supportato funzioni bene sull’ultima versione del nostro software, così da supportare al meglio il vostro progetto anche in futuro e assicurarvi l’accesso alle tecnologie più recenti”, continua Ante.
Il CTO ha inoltre commentato la questione con Improbable e SpatialOS: “Non consideriamo Improbable un partner e non possiamo spiegare come il loro servizio funziona con Unity perché non abbiamo accesso alla loro tecnologia, né sappiamo come gestiscano il loro business. Sappiamo che Improbable stava violando i nostri termini di servizio anche prima che li aggiornassimo a dicembre. SpatialOS non è un servizio di terze parti supportato ufficialmente, ma potrete comunque utilizzarlo per sviluppare giochi.”
Sulla questione si è espresso anche John Riccitiello, CEO di Unity Technologies. In un AMA su Reddit Riccitiello ha affermato: “Crediamo di aver fatto bene a terminare la licenza con Improbable per violazione dei termini di servizio. Speravamo di ottenere una discussione aperta e onesta con loro, ma non è accaduto. Abbiamo ascoltato la nostra community e abbiamo cambiato i termini di servizio come pensiamo sia giusto. Improbable è stato l’unico caso in cui abbiamo terminato la licenza a un provider di servizi, e non l’avremmo fatto se fossero stati più aperti nei nostri confronti”. Poi Riccitiello ha aggiunto: “Improbable violava i termini di servizio sia dal punto di vista tecnico che del marketing. Gli abbiamo chiesto di certificare in forma scritta che non stessero violando i nostri termini, ma non lo hanno mai fatto.”
Al momento Worlds Adrift e altri MMO che sfruttano Improbable si direbbero dunque salvi, ma non sappiamo per quanto durerà la situazione. Stranamente risultano ancora offline i server di Fractured, MMORPG sandbox indie tutto italiano. L’ultimo annuncio del team di Dynamight Studios su Twitter parla ancora di “un disastro per molte aziende, inclusa la nostra”. Abbiamo scritto al team chiedendogli di rilasciare una dichiarazione, ma finora non abbiamo ricevuto risposta.
Insomma, la questione è ancora molto complicata e nebulosa. Non si sa nemmeno che fine faranno i 25 milioni di dollari messi a disposizione da Improbable e Epic Games.
Naturalmente vi terremo aggiornati qui su MMO.it in caso di novità. Che ne pensate di questo dietrofront di Unity?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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