In quest’ultimo periodo non è inusuale sentire parlare delle ultime mosse legate a Epic Games e al suo nuovo store digitale: solo la scorsa settimana vi abbiamo riportato che The Division 2 verrà distribuito in esclusiva PC su Epic Games Store e uPlay.
La compagnia sembra voler rimanere sotto i riflettori. Stavolta a far discutere è il programma Support-A-Creator. Questo è articolato in maniera tale da permettere un contatto diretto tra sviluppatori e influencer, dando loro la possibilità di giocare al gioco e di ottenere una percentuale dei ricavi. L’influencer riceve una quota fissa ad ogni copia venduta tramite un codice di acquisto referral.
Così facendo il “mestiere” dell’influencer si trasforma sempre più in un testimonial, ruolo comunque già ampiamente diffuso. Il programma lascia spazio a molte critiche etiche e di trasparenza. È sicuramente un tema controverso: da una parte potrebbe influire pesantemente sulle recensioni di un gioco e dall’altra invece permette ai creatori di contenuti di avere introiti attraverso la collaborazione palese con gli stessi sviluppatori. Si tratta insomma di un programma dalle ripercussioni imprevedibili e diametralmente opposte, che ha già iniziato a suscitare le prime polemiche.
Il game designer Jeff Minter non le ha mandate a dire su Twitter, criticando duramente l’iniziativa di Epic Games e accusandola di aumentare la “tossicità” dell’industria videoludica. La discussione è al momento molto accesa sull’argomento, tuttavia il programma non sembra essere definitivo, secondo quanto riportato da Gamasutra.
Di seguito potete leggere il tweet di Jeff Minter. E voi cosa ne pensate di Support-A-Creator?
Can we please just for a moment stop making the games market even more toxic? We've had the curse of 69p, F2FP and the evil that leads to, and now we're to be expected to bribe "influencers" to have a chance of being visible?
What the actual fuck? Just STOP. Fuck's sake. ?
— a stinky ox ? (@llamasoft_ox) January 14, 2019
Studente di Scienze Politiche e Sociali, Damians è appassionato di videogiochi, film, serie TV e fumetti. Ah e non dimentichiamo anche la musica e, ovviamente, la politica. Discute di queste cose in continuazione e ha sempre qualcosa da dire. Dentro MMO.it ha finalmente trovato lo spazio per continuare a parlare di ciò che gli piace senza assillare i passanti. Insomma, una fortuna per la quiete pubblica.
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