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Fallout 76: dopo il bag-gate prosegue la causa legale contro Bethesda

Fallout 76: dopo il bag-gate prosegue la causa legale contro Bethesda

Se ricordate a novembre vi abbiamo riportato il cosiddetto “bag-gate” di Fallout 76, ovvero il caso che si è scatenato dopo che gli utenti hanno scoperto che la borsa contenuta all’interno dell’edizione Armatura Atomica era di qualità inferiore rispetto a quella pubblicizzata da Bethesda.

Sebbene una settimana fa la compagnia abbia deciso di fare marcia indietro, annunciando che avrebbe fornito una borsa di tela per tutti gli acquirenti dell’edizione da collezione, questo non è bastato ad abbassare i toni delle polemiche.

Al contrario, da Washington DC arrivano conferme: lo studio legale Migliaccio & Rathod LLP ha intenzione di proseguire la class action contro Bethesda, aggiungendo l’accusa per pratiche commerciali ingannevoli. L’indagine è partita dai bug e problemi tecnici presenti nel gioco, ma adesso si è espansa fino a includere anche questa faccenda. Secondo i legali dello studio, infatti, Bethesda continua a pubblicizzare la Power Armor Edition di Fallout 76 con la stessa immagine: una foto che ritrae una borsa di cotone canvas, mentre all’interno dell’edizione è in realtà presente una borsa di nylon. In questo senso, l’intenzione espressa dal publisher statunitense di sostituire le borse per coloro che ne faranno richiesta potrebbe non cambiare la questione dal punto di vista legale.

Bruno Ortega-Toledo di Migliaccio & Rathod LLC si è così espresso sulle pagine di TechRaptor: “Le borse di tela sostitutive non corrispondono necessariamente alle borse che avevano pubblicizzato inizialmente, quindi dovremo vedere cosa verrà consegnato ai possessori dell’edizione Armatura Atomica di Fallout 76”. Il legale ha poi aggiunto: “non sappiamo nemmeno quando verrà effettuata la sostituzione, dal momento che si parla solo di una data limite entro cui è possibile presentare il reclamo”.

Tuttavia, il caso è tutt’altro che scontato: innanzitutto il risarcimento massimo potrebbe riguardare il costo totale dell’oggetto, senza superarlo. Inoltre, il punto è che non tutti gli utenti hanno segnalato problemi e il prodotto non sembra essere “oggettivamente” negativo. Questo rende complicato dimostrare il danno ricevuto dagli acquirenti poiché, se la questione restasse soggettiva, sarebbe difficile dimostrare in sede legale le manchevolezze di Bethesda.

In ogni caso vi ricordiamo che domani, 11 dicembre, uscirà su PC il secondo grande aggiornamento di Fallout 76, mentre i giocatori PlayStation 4 e Xbox One dovranno attendere fino a giovedì 13 dicembre. Questa patch risolverà vari bug, introdurrà la chat vocale push-to-talk, il supporto alla risoluzione 21:9 e uno slider per regolare il field of view. In aggiunta permetterà di effettuare il respec dopo il livello 50 (scegliendo se ottenere una nuova carta perk o modificare una special precedentemente ottenuta) e di sfruttare una nuova opzione del bulldozer per sradicare alberi e abbattere rocce durante le fasi di costruzione.

Che ne pensate? Ci sono gli estremi per una class action contro Bethesda?

 

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Fonte

 

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