La patch 1.0.2.0 di Fallout 76 è arrivata ieri, 4 dicembre, sui server di gioco. L’aggiornamento, decisamente necessario visto lo stato in cui il gioco versava alla release, introduce alcune modifiche che dovrebbero migliorare la qualità del gameplay, tra le quali si segnalano:

• un aumento del drop dei boss e dei danni provocati dalle armi dei giocatori, nonchè del peso trasportabile
• una riduzione dei Punti Esperienza dati dall’uccisione di creature di alto livello
• un aumento della capienza del CAMP fino a 600
• l’eliminazione delle carte duplicate dopo aver fatto salire di grado una carta Talento

Dal punto di vista tecnico, invece, sono state introdotte ottimizzazioni che hanno portato ad un miglioramento del framerate, ed è stato slegato il framerate dalla velocità di movimento e di azione, una delle principali pecche del Gamebryo.

Bethesda ha anche lavorato su vari bugfix: ha risolto un problema che impediva la formazione corretta di una squadra, e ha mitigato numerosi crash che potevano verificarsi, come quando si ricevevano inviti multipli nella squadra da parte di un giocatore non amico. È inoltre stato risolto il bug relativo all’Armatura Atomica che trasformava i giocatori in in creature deformi e impediva loro di uscire dall’armatura.

Ricordiamo infine che l’11 dicembre arriverà il secondo grande aggiornamento, il quale permetterà di effettuare il respec dopo il livello 50 (scegliendo se ottenere una nuova carta perk o modificare una special precedentemente ottenuta) e di sfruttare una nuova opzione del bulldozer per sradicare alberi e abbattere rocce durante le fasi di costruzione.

Avete provato Fallout 76?

Fonte

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.