A qualche giorno dall’inizio della beta di Red Dead Online, iniziano a giungere le prime opinioni informate sul comparto multigiocatore dell’eccellente titolo Rockstar. E non tutte sembrano positive.
In particolare, il sistema economico è sotto accusa da parte di molti giocatori, che rilevano un grind eccessivo e temono nell’avvento di microtransazioni, proprio come è successo su GTA Online – dove i prezzi sono aumentati nel corso del tempo perché veniva venduta valuta virtuale per soldi reali, con le famose Shark Card.
Su Red Dead Online esistono due tipi di currency: i dollari e i gold (lingotti d’oro). I primi vengono raccolti facilmente facendo missioni o vendendo pelli di animali, mentre i gold sono una sorta di valuta premium, difficilmente ottenibile (si calcola che una barra d’oro si ottenga in circa 8 ore di gameplay, combinando 100 pepite). I gold servono per svariate cose: dalla modifica delle armi all’assicurazione per il cavallo, che permette di resuscitarlo senza costo quando muore.
Il problema del grind è acuito dal fatto che Rockstar Games ha già dichiarato che prossimamente sarà possibile acquistare gold con soldi reali: una notizia che ha già dato pane per i denti dei cospirazionisti.
Effettivamente, su GTA Online i prezzi erano andati aumentando a mano a mano che il gioco riceveva aggiornamenti, e su Red Dead Online il gold già ora sembra pesante da racimolare, ma molto utile per upgradare i propri oggetti: chissà cosa riserverà il futuro. Sia su Reddit che sui forum ufficiali la community sembra molto critica verso il sistema di acquisizione e spesa delle valute del gioco, e chiede un ribilanciamento.
Dal canto suo, la software house ha ricordato che Red Dead Online è ancora in beta e che verranno apportati vari aggiustamenti e correzioni prima del lancio della versione 1.0.
Che ne pensate?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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