Grinding Gear Games ha annunciato l’espansione più grande dell’anno per Path of Exile. L’apprezzato action RPG free-to-play si aggiornerà questo dicembre portando grandi novità al suo gameplay attraverso l’introduzione della Betrayal League.
Questa lega (una modalità di gioco che costringe a ricominciare da zero con un nuovo personaggio, tipica di questo genere di prodotti) è la più vasta mai sperimentata su Path of Exile. In Betrayal i giocatori vestiranno i panni di cacciatori di taglie impegnati a sgominare l’Immortal Syndicate, un gruppo di nemici estremamente potenti in grado di gestire poteri di vita e morte. L’obiettivo finale è capire chi è il capo del Syndicate, e per farlo sarà necessario affrontare gli sgherri minori, attraverso incontri casuali in ogni mappa, sconfiggendoli e interrogandoli (o uccidendoli).
Le Safehouse accessibili nella nuova lega saranno fonte di notevoli loot e verranno sbloccate una volta che, interrogati i nemici, si avranno sufficienti informazioni sul loro posto.
Betrayal inoltre include in sè le tre espansioni precedenti (Bestiary, Incursion e Delve) espandendone le feature: tutti i vecchi Forsaken Master compariranno nell’update, offrendo ai giocatori missioni e dando la possibilità di craftare nuovi oggetti. Oltre a ciò si segnala l’introduzione degli Atlas Objective, missioni daily accessibili dall’Atlas of Worlds, nonché nuove mappe endgame, nuovi oggetti unici e un rework degli hideout che consentirà di salvare e condividere i propri arredamenti.
Path of Exile: Betrayal uscirà il 7 dicembre su PC, Xbox One e, per la prima volta, anche PlayStation 4.
In occasione dell’annuncio la software house neozelandese ha pubblicato il trailer ufficiale, che potete vedere di seguito. Da notare la frase “They claim they are immortal. We must prove they are not.” (“Dicono di essere immortali. Dobbiamo provare che non lo sono.”), una chiara frecciatina a Blizzard e al criticato Diablo Immortal.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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