Grazie a Ubisoft all’ultima Milan Games Week ho potuto provare The Division 2, il nuovo capitolo della famosa serie sparatutto/RPG online con marchio Tom Clancy in uscita a marzo 2019. Ho così potuto giocare per una ventina di minuti a una build del titolo, ovviamente non definitiva ma già abbastanza avanzata.
Partiamo dalle basi: The Division 2 si pone a tutti gli effetti come un “more of the same”, ovvero un sequel che prende quanto di buono fatto dal predecessore e tenta di migliorarlo senza stravolgere nulla. Il primo, ovvio cambiamento è dettato dal setting: se il capitolo originale si svolge a New York, The Division 2 ci porta invece a Washington D.C., capitale degli Stati Uniti e sede dei principali organi governativi.
The Division 1 inoltre è ambientato d’inverno, subito dopo l’inizio della tremenda epidemia che mette in ginocchio l’America, mentre il secondo capitolo inizia sette mesi dopo, in piena estate, quando le istituzioni sono ormai crollate e la società è sull’orlo del collasso. Se già prima la situazione era tetra, qui è disperata: il virus continua a mietere vittime e stavolta i “cattivi” sembrano aver avuto la meglio. È da qui che dovrà partire la resistenza guidata dal giocatore.
La demo di The Division 2
Ora scendiamo concretamente nei dettagli della demo: la demo che ho potuto giocare era la stessa mostrata nel video gameplay dell’ultimo E3, che potete vedere qui sopra.
La sezione, giocata in cooperativa con altri tre player, chiedeva di mettere in sicurezza un punto di controllo, facendosi largo tra le forze nemiche fino ad arrivare all’aeroporto di Washington. Qui si teneva una specie di boss fight, ovvero uno scontro a fuoco contro dei mercenari corazzati e molto coriacei. Questi nemici fanno parte dei True Sons, nuova fazione del gioco, su cui tuttavia non si sa ancora granché. Ovviamente è ancora presto per avere molti dettagli sulla narrativa e, in ogni caso, non è quello il vero focus del gioco, quanto il gameplay e il sistema di loot.
In questa sezione comunque il livello di sfida non era affatto banale, al punto che il nostro team è stato sconfitto un paio di volte, anche a causa di compagni molto allegri nel farsi bersagliare. Per non soccombere è necessario sfruttare le coperture, aggirare i nemici e giocare di squadra, coprendosi a vicenda e aiutando un compagno quando è a terra. A questo si somma un sistema di coperture e movimento leggermente più fluido, ma soprattutto un’IA più aggressiva: i nemici spawnano da tutte le direzioni e spesso si viene sorpresi da un attacco alle spalle o di lato, cosa che rende le sparatorie più dinamiche. Fortunatamente il time to kill è stato ridotto un po’, con mob normali che vanno giù più velocemente e non sono delle spugne di proiettili come in passato.
Nella demo erano disponibili tre specializzazioni, il Survivalist, il Demolitionist e lo Sharpshooter. Con queste classi arrivano nuove armi, come il lanciagranate, la balestra, il fucile da cecchino e persino l’arco. La classe di equipaggiamento più rara è rappresentata dagli esotici, e questi funzionano in maniera molto simile a Destiny. Se infatti in The Division 1 armi e armature esotiche presentano un aspetto e un insieme di caratteristiche uniche, qua tutte le esotiche saranno più potenti, avranno una storia dedicata e potranno essere equipaggiate solo una alla volta, proprio come accade in Destiny 2. Inoltre esse potranno essere aggiornate e potenziate dai giocatori.
A parte questo, però, a livello di gameplay The Division 2 è davvero simile al predecessore. Lo shooting rievoca le stesse sensazioni, con un mix di sparatutto e gioco di ruolo basato sul loot. Anche qui ci sono varie abilità da attivare durante gli scontri, tra cui figurano droni d’assalto, mine a ricerca e medikit ad area. L’interfaccia è praticamente identica, forse un po’ più pulita e scevra da icone, ma siamo lì. Per il resto The Division 2 sembra a tutti gli effetti The Division, e questo può essere sia un bene che un male a seconda della vostra considerazione sul titolo del 2016.
Washington D.C. val bene una messa
Visivamente il gioco si conferma una garanzia grazie allo Snowdrop, motore che è stato aggiornato rispetto al primo capitolo per una resa ancor più curata e realistica. Illuminazione e modelli si attestano su ottimi livelli, con un’ottimizzazione che sembra già a buon punto e cede il fianco solo a piccoli cali di frame.
L’ambientazione, tuttavia, non mi ha fatto cadere la mascella. Per quanto carina, Washington D.C. d’estate non è come New York sotto la neve: gli manca la potenza immaginifica e il fascino unico della Grande Mela. Mi riferisco a quella magia tipica di Midtown Manhattan, tra Times Square, Broadway, l’Empire State Building e Madison Square Park, che al lancio del primo The Division ci spinse a confrontare la versione virtuale con quella reale della città più famosa del mondo.
Note romantiche a parte, sappiamo che la Washington D.C. di The Division 2 sarà divisa in sei distretti, ovvero la Periferia, l’Area verde, l’Area residenziale, l’Area commerciale, l’Area governativa e l’Area storica (potete vedere la mappa nell’immagine di seguito). Tuttavia al lancio tornerà anche la Dark Zone, la pericolosa area PvPvE al momento ancora avvolta nel mistero, e i raid, impegnativo contenuto endgame per otto giocatori.
Ricordo infine che, nel corso del primo anno, il gioco riceverà tre espansioni gratuite, release episodiche che aggiungeranno nuove aree, missioni ed equipaggiamento inedito.
Conclusioni
In conclusione da The Division 2 possiamo sicuramente aspettarci un gioco solido, con tanti contenuti e valori produttivi molto elevati. Rimane tuttavia l’impressione che le poche novità non giustifichino realmente la scelta di un nuovo capitolo, per quello che avrebbe potuto tranquillamente essere un DLC o un’espansione del primo The Division.
Massive Entertainment dovrà impegnarsi ancora molto per convincere i giocatori ad acquistare un nuovo titolo a prezzo pieno. La prossima occasione giungerà già con la beta, in arrivo a inizio 2019, per la cui partecipazione è possibile registrarsi sul sito ufficiale.
The Division 2 uscirà il 15 marzo 2019 su PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma i possessori di edizioni superiori alla standard potranno iniziare a giocare tre giorni prima, dal 12 marzo 2019.
E voi, che aspettative avete su The Division 2?
Acquista The Divison 2 su Amazon.it
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Lascia una risposta