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Shroud of the Avatar: Release 58 disponibile, roadmap di fine 2018 svelata

Shroud of the Avatar: Release 58 disponibile, roadmap di fine 2018 svelata

Il 28 scorso, l’ultimo venerdì di settembre, Portalarium ha rilasciato la 58esima versione del client di Shroud of the Avatar.

Il gioco sta mostrando segni di vitalità anche in PVP, con tornei e sfide tra gilde, e il rinnovato interesse in una delle feature attualmente più innovative, i Player-Made Dungeon, potrebbe innescare quel circolo virtuoso di partecipazione che darebbe l’auspicato respiro alla produzione della software house texana.

Starr “Darkstarr” Long ha pubblicato le solite istruzioni ufficiali insieme alla roadmap trimestrale nella quale delinea gli obiettivi più appetitosi delle future release dell’anno.

Per questa R58, a dire il vero, non ci sono moltissime novità:

  • Molto lavoro è stato fatto sui già citati Player-Made Dungeon. È chiaro l’intento di dare degli strumenti di creazione di narrative di gioco ai membri della comunità, in modo che questa possa collaborare con gli sviluppatori e arricchire il gioco di storie e avventure che altri giocatori potranno vivere. Accoppiata con l’indubbia versatilità del motore di housing, quest’ambiziosa caratteristica potrebbe svoltare le grigie sorti del gioco;
  • … Soprattutto se l’impegno continuo di correzione di bug (oltre 100 di quelli segnalati dai giocatori), il costante aumento di prestazioni (questa volta ci si è concentrati sull’occupazione di memoria e l’uso di nuove versioni del framework di sviluppo) e il bilanciamento del combattimento possano rendere più appetibile l’ambiente di gioco anche a chi non è un nostalgico della vecchia scuola anni ’80;
  • Aggiunte le viverne, una classe di mostri imparentati coi draghi ma più piccoli, e soprattutto addestrabili come pet. Approntate anche delle scene di combattimento casuale e all’interno di aree dove i mob del gioco possono usare a loro volta tali rettili magici contro i giocatori;
  • Modificate le caratteristiche del mini-gioco della pesca, in attesa di una profonda revisione di questa meccanica che tanto ha affascinato i giocatori dei vari Ultima (che sono buona parte di quelli di Shroud of the Avatar);
  • Varie altre modifiche alla UI/UX per rendere meno “punitivo” il gioco stesso, cosa che da tempo molti, soprattutto tra i meno hardcore, lamentavano spesso;
  • Solite nuove side quest, decorazioni, armi, oggetti da comprare nel cash shop;
  • Verrà spedito il secondo batch di ricompense fisiche, con le ricche confezioni promesse ai tempi della campagna Kickstarter;
  • Per chi gioca sotto Linux, finalmente è possibile usare il plugin della mappa.

Per quel che riguarda le prossime tre Release (59, 60 e 61), saranno incentrate su 10 punti chiave, tra cui l’ulteriore aumento di prestazioni, lo “snellimento” del sistema di combattimento e la specializzazione nelle professioni artigiane – in cui il miglioramento in un campo implica una riduzione negli altri. La storia si preparerà a narrare i fatti del secondo capitolo – che ancora non ha un sottotitolo – e l’esplorazione delle nuove aree di gioco a esso dedicate. La promessa rimane comunque di sistemare quello che non funziona ancora a dovere, prima di impegnarsi con troppi nuovi contenuti. Saranno aggiornati profondamente i meccanismi del taming e della pesca, come accennato.

Se queste promesse, sicuramente meno ambiziose ma più aderenti alla realtà delle cose, verranno poi effettivamente mantenute da Garriott e soci, sarà solo il tempo a dirlo.

 

Shroud of the Avatar.

Fonte

 

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