Seeker, Slayer, Survivor è il secondo DLC per Pillars of Eternity II: Deadfire di Obsidian. Disponibile dal 25 settembre su Steam e GOG, è un pacchetto di nuove aggiunte a pagamento che introduce un’altra manciata di ore al già corposo RPG isometrico da noi recensito lo scorso maggio.
Senza perderci troppo in chiacchiere, saltiamo subito a bordo del nostro piratesco vascello, luogo dove la nostra ciurma ci avverte di aver scoperto un carico sospetto nella stiva. Una cassa dotata di intarsi che solo i più abili potranno decifrare, proveniente da una remota isola chiamata Kazuwari.
Grande, misteriosa e selvaggia. La nuova location che viene introdotta da Seeker, Slayer, Survivor ci consente per la prima volta di rispolverare uno dei nostri sidekick più interessanti, il Cantore Konstanten, che alcuni di voi avranno probabilmente abbandonato nella stiva a prendere polvere (come il sottoscritto).
Konstanten è infatti il nostro cicerone, un personaggio che consiglio vivamente di portare con sé in questa nuova serie di side quest che hanno il compito di aggiungere un po’ di pepe all’avventura con degli scontri di tutto rispetto. Di fatto, nonostante la difficoltà sia tarata per un gruppo di 16° livello, l’update riesce a elevare la difficoltà di Pillars of Eternity II di qualche gradino, mettendoci dinnanzi a una vasta serie di duelli, la maggior parte dei quali si svolgerà nell’arena di Kazuwari.
Ahimè, mi duole ammettere che, nonostante l’emozione iniziale fornita dall’interessante incipit (che non voglio assolutamente svelarvi), il nuovo contenuto a pagamento risulta decisamente piatto, seppur ben elaborato nelle sue meccaniche. Differentemente dal suo predecessore, Beast of Winter, questo DLC lascia poco spazio alla trama, che ci illude in un primo momento, ma finisce per evolversi in maniera piuttosto scontata.
Vengono in nostro soccorso dei finali differenti, a seconda della strada che decideremo di percorrere, ma non aspettatevi troppo: Seeker, Slayer, Survivor è esattamente questo, un DLC dedicato al combattimento più crudo, all’innalzamento della sfida (a patto di non giocare in modalità Storia, sia chiaro) e all’aggiunta di altre 3-5 ore di gameplay.
Buona parte del nostro interesse è sicuramente catturato dalla nuova meccanica, il Lago dei Ricordi, che ci permette di trovare le sfide nell’area dell’isola misteriosa. Si tratta di una pozza di luce, letteralmente, all’interno della quale potremo inserire degli Artefatti sparsi per tutta Mortafiamma, oggetti che possono essere reperiti tornando in alcune delle location da noi visitate in precedenza. Ognuno di questi oggetti ci consentirà di affrontare dei combattimenti extra nell’arena, permettendoci anche di ottenere un nuovo equipaggiamento.
Purtroppo, il DLC si limita drammaticamente a questo. Un’avventura dedicata al combattimento e a qualche nuovo oggetto. Stop. Un’aggiunta adeguata all’esborso di 9,99€? Forse no, ma Obsidian potrebbe aver deciso di conservare il meglio per The Forgotten Sanctum, ultima espansione prevista per novembre, che “metterà alla prova la nostra moralità” in una sfida legata ai grandi incantatori di Eora. Nel frattempo, attendiamo con trepidazione i cosiddetti mega-boss, mostri che saranno periodicamente introdotti gratuitamente per offrire una sfida di massimo livello ai giocatori più ostinati.
CONSIDERAZIONI FINALI
Seeker, Slayer, Survivor non stupisce, ma aggiunge ancora una manciata di ore al già corposissimo Pillars of Eternity II. A differenza di Beast of Winter, questo nuovo DLC mette da parte l’enfasi della trama per introdurre sfide di ottimo livello per un gruppo non inferiore al 16° livello. Una manciata di nuovi oggetti, ma nessun companion inedito, accompagnano l’avventura che introduce la grande isola di Kazuwari all’Arcipelago di Mortafiamma.
Il costo di questa mini-espansione non è tuttavia ben giustificato. La scelta di Obsidian di suddividere in tre DLC quella che poteva essere un’unica, modesta espansione continua a farci riflettere. La sensazione è che nessuna nuova idea sia venuta alla mente degli sviluppatori, che si sono dunque limitati ad aggiungere isole sulla mappa, allungando un ottimo brodo che, però, ora è divenuto freddo.
Giornalista pubblicista e amante della Storia, Thessian rimane saldamente ancorato alla sua personale “Golden age” dei videogame. Approda sul web con Ragnarok Online e poi affonda le sue radici su WoW. Da lì giunge su Guild Wars 2 e vi resterà “finché gli sviluppatori non torneranno a ragionare”. Nel frattempo, si dedica agli RPG offline. Attende da anni, inutilmente, l’arrivo di Star Citizen per criticarlo… da bravo hater.
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