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New World avrà il partial loot, intervista agli sviluppatori

New World avrà il partial loot, intervista agli sviluppatori

Continuano a uscire dettagli inediti su New Worldl’MMORPG survival sandbox di Amazon Game Studios presentato a fine agosto. Alla Gamescom 2018 di Colonia infatti GamerHubTV ha avuto un’intervista con Patrick Gilmore, direttore dello studio, riguardo alla demo giocabile del titolo.

Quando l’intervistatore ha detto che New World “sembra un’evoluzione di Rust”, Gilmore ha risposto che, anche se gli sviluppatori si sono ispirati ai giochi di survival-crafting di quel tipo, in realtà l’intenzione è quella di “andare oltre incorporando elementi MMO più tradizionali”. L’obiettivo è quello di creare un sandbox dove i giocatori possano “tracciare il proprio percorso nel mondo”.

Per la progressione del personaggio, possiamo aspettarci “un sacco di progression, di specializzazioni e abilità”. Ci saranno diversi skill tree tra cui scegliere: sarà possibile specializzarsi nella forgiatura, nella caccia, nella cucina, nella lavorazione del legno e così via.

Gilmore ha inoltre spiegato meglio alcuni degli aspetti tecnici del gioco, come la tecnologia di scaling che permetterà agli sviluppatori di ospitare un’unica simulazione del mondo “attraverso istanze multiple nel cloud di Amazon”, con il mondo che scalerà in base al numero di utenti connessi fino a un massimo di 10mila giocatori. A tal proposito, questo autunno inizierà un closed test con circa 500-600 giocatori per reame.

Il motore usato, il Lumberyard engine, consente di costruire un mondo di gioco enorme, creato in parte a mano e in parte in modo procedurale, che “è misurato in chilometri e non in metri”. Al lancio saranno presenti diversi server, ad esempio per Europa e America.

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, quando l’intervistatore lo ha paragonato a una via di mezzo tra Rust e Dark Souls, Gilmore ha risposto che il team di sviluppo sta realizzando un combat system non tab-targeting che premi l’abilità del giocatore.

Infine il game director ha confermato che la morte in New World non sarà da prendere sottogamba: alla morte i giocatori manterranno tutto ciò che avevano equipaggiato, ma perderanno tutti gli oggetti nell’inventario. Una forma di partial loot insomma.

New World al momento non ha una data di lancio: lo sviluppatore ha ribadito che lo studio “vuole prima sentire il feedback degli utenti” e che il gioco uscirà “quando sarà pronto”.

Di seguito potete vedere l’intervista completa a Gilmore. Che ne pensate di questo ambizioso progetto?

 

 

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