Si è aggiornato Black Desert Online e la nuova patch porta con sé alcune importanti novità che hanno preoccupato la community. Vediamo di fare chiarezza.

Sono stati aggiunti degli oggetti, denominati Valks’ Cry, che aggiungeranno failstack a quelle che si hanno. Per i non esperti, questo comporta una maggiore probabilità di riuscita nel potenziamento dell’equipaggiamento, che altrimenti può anche fallire con conseguenze disastrose come il downgrade o la perdita dell’item (nel caso degli accessori).

Essi sono ottenibili in-game ma possono essere “comprati” in modo indiretto dal Pearl Shop, coi soldi reali. Infatti comprando un outfit e sciogliendolo si otterranno Valks’ Cry insieme alle Cron Stone di cui avevamo parlato in una precedente news.

Se già le acque non erano calme, ora la tempesta è arrivata, con buona parte dei giocatori preoccupata ed un’altra che inneggia direttamente al pay to win.

Nell’ottica di fare chiarezza va comunque ricordato che i prezzi dello shop di Black Desert sono particolarmente alti (e questo è, tra l’altro, uno dei difetti principali del gioco). Il pay to win, per quanto astrattamente possibile, resta quindi appannaggio di pochissimi. A titolo di esempio, se uno volesse intraprendere la strada del pagare per vincere, ecco cosa dovrebbe fare:

• Pagare centinaia di euro in costumi sul Pearl Shop
• Sciogliere i costumi e ottenere Cron Stone e Valks’ Cry con cui proteggere i propri oggetti e migliorare la chance di incantare.
• Sottoporsi egualmente al tedioso RNG per aggiornare i propri oggetti, che in qualche modo comunque devono essere acquisiti.
• Mettiamo caso che il pay to win sia scellerato e si vogliano convertire soldi reali in moneta virtuale del gioco: per fare questo servono altre centinaia di euro (forse anche migliaia) per acquistare cose da rimettere al marketplace. Possibile sulla carta, ma improbabile.

Dunque come si vede pagare per vincere è effettivamente possibile, perché chi paga può avere, indirettamente, un equipaggiamento migliore e più in fretta di chi non paga (anche se a quest’ultimo non viene precluso di raggiungere gratuitamente il medesimo risultato), ma nei fatti difficilmente più di pochissimi saranno in grado di arrivare a questo grado di pay to win.

Fonte

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.