Negli ultimi tempi si è molto congetturato di Grand Theft Auto VI, anche detto GTA 6, visto l’enorme successo dell’attuale capitolo (che quest’anno ha superato le 90 milioni di copie vendute).
Secondo alcune voci di corridoio GTA 6 potrebbe essere ambientato a Vice City, oppure in una metropoli modellata su New Orleans, il che rappresenterebbe un cambio netto di ambientazione rispetto al passato. In alternativa altri sostengono che il progetto di GTA 6, un po’ come The Elder Scrolls VI, sarebbe ancora più ambizioso e permetterebbe di esplorare diverse città, come il nome in codice Project Americas lascerebbe supporre. Potrebbe perfino esserci un rimando a Londra, visto che la città inglese era già stata trattata in un expansion pack del primissimo GTA, negli anni ’90.
Come potete vedere si tratta di congetture senza base solida, ma noi le riportiamo per chiarezza e completezza.
Sulla data di uscita, Everyeye.it ipotizza un biennio: 2020-2022, considerando peraltro il fatto che Red Dead Redemption 2 è attualmente in sviluppo con una data di lancio prevista per il 26 ottobre 2018 su PlayStation 4 e Xbox One, e per forza di cose questo titolo porta via tempo e budget al prossimo capitolo della serie di Grand Theft Auto.
Tante le voci per ciò che riguarda le piattaforme di uscita: GTA 6 potrebbe uscire su PC, sulle console attuali o direttamente su quelle di prossima generazione. Ogni ipotesi è in tal senso buona.
Quel che invece è più probabile, sempre stando ad Everyeye, è la presenza di un comparto multiplayer, che viene chiamato giustamente GTA Online 2 dalla stampa. La maggior probabilità di questa congettura deriva dal fatto che il precedente capitolo ha fatto registrare incassi milionari e un flusso continuo di giocatori proprio grazie alla sua modalità online, che diverte tantissimo (anche se per fruirla al meglio è praticamente necessario essere in gruppo).
Vi terremo informati su eventuali sviluppi. Voi dove vorreste che fosse ambientato GTA 6?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Tokyo