Perfect World Entertainment e Cryptic Studios hanno annunciato che l’ultimo modulo gratuito di Neverwinter, Ravenloft, è ora disponibile.
L’espansione è ambientata in una nuova zona, Barovia:
Tutto inizia con la richiesta di Neverember di soddisfare un cliente nobile, ma poco dopo vi ritrovate nel reame infestato di Barovia. Anche se qui il sole può non splendere mai del tutto, il giorno è comunque molto più sicuro della notte. Proteggete il villaggio dai mostri nelle nebbie, aiutate gli abitanti a ritrovare la speranza e preparatevi ad affrontare colui che governa questo reame.
In questo luogo si svolgerà la nuova campagna, Ravenloft:
Progredite nella storia che circonda Barovia per ottenere tre oggetti di potere e prepararvi ad affrontare Strahd. Un nuovo set di quattro doni è associato a questa campagna, assieme a un approccio diretto dalle nebbie a Castel Ravenloft.
Prosegue il quadro un nuovo Dungeon, Castel Ravenloft, a cui si potrà accedere “dopo aver ottenuto i manufatti necessari e aiutato gli abitanti”. I nemici del dungeon, come del resto quelli di tutta la nuova espansione, sono non morti a sfondo transilvano, come licantropi e vampiri.
È stata anche rinnovata la meccanica di caccia, la raffinazione dei diamanti astrali ed è stato migliorato il sistema di pop-up del loot, che era troppo frequente. Ora il pulsante need/greed apparirà meno spesso.
Conclude la carrellata una miglioria al level-scaling per cui la difficoltà dovrebbe essere più bilanciata. Anche gli incantesimi scaleranno fino a un grado massimo che dipende dal contenuto, facendo sì che i dungeon di livello più basso diventeranno più impegnativi per i personaggi avanzati.
Di seguito potete vedere il trailer cinematico dell’espansione in italiano.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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